La Gazzetta dello Sport prende in considerazione le variabili tattiche di Gattuso senza Paquetà a disposizione. Col ritorno di Kessie, il 4-3-3 prende quota
In casa Milan non sono tempi facili. Le cinque vittorie di fila in campionato (pur accompagnate da mugugni sulla scarsa qualità del gioco), sembrano infatti un ricordo assai lontano. I due ko consecutivi contro Inter e Sampdoria hanno lasciato il segno: l’Udinese avrebbe dovuto essere la gara della riscossa, ma i rossoneri si sono arenati sull’1-1. La Champions League è ancora tutta da conquistare.
Verso Juventus-Milan, Gattuso valuta il 4-3-3
L’infortunio a Paquetà è chiaramente una tegola enorme per l’allenatore rossonero. Il brasiliano, nonostante fosse in calo da qualche partita, dava infatti un contributo importante a livello di qualità e imprevedibilità in mezzo al campo.
La buona notizia, comunque, è rappresentata dal ritorno in gruppo di Franck Kessie. Una presenza importante, perché permette a Gattuso di ritrovare tante certezze nel settore nevralgico del campo. Contro la Juventus, dunque, il ritorno al 4-3-3 è più di una possibilità. Il centrocampo potrebbe essere composto da Kessie a destra, Biglia al centro e Bakayoko a sinistra. Oppure, suggerisce la Gazzetta dello sport, Calhanoglu potrebbe scalare a centrocampo per far riposare l’argentino.
Milan, quale schieramento contro la Juve? Le altre ipotesi della Rosea
Una ipotesi affascinante ma di difficile applicazione è invece quella che vedrebbe Gattuso mantenere il 4-3-1-2, con Suso che farebbe le veci di Paquetà nelle vesti di trequartista, alle spalle della coppia Piatek-Cutrone. Una possibilità che al momento pare però remota: contro la Juve servirà infatti solidità e compattezza.
Ancor meno realistica, come sottolinea la Gazzetta, è la possibilità di un Milan schierato allo Stadium con il 4-4-2. Suso e Calhanoglu agirebbero da esterni, con Piatek e Cutrone di punta e Kessie-Bakayoko centrali. Gattuso, però, non è mai stato convinto fino in fondo da questo modulo.