Millennials o nativi digitali, cosa amano fare i ragazzi di oggi?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Millennials o nativi digitali, cosa amano fare i ragazzi di oggi?

nativi digitali Pirelli

Si può dire che ogni epoca ha avuto la sua generazione d’oro: negli anni ’50 il boom economico ha caratterizzato la vita dei cosiddetti “baby boomers” i primi ad essere cresciuti con la televisione.

L’epoca a noi contemporanea è invece contraddistinta da quella che è stata definita “terza rivoluzione industriale” e vede come protagonisti i nativi digitali, ossia giovani ragazzi e ragazze che sono nati nell’epoca in cui la rete regna sovrana, che hanno avuto il primo approccio con Internet sin da piccolissimi e sono in grado di usarlo con dimestichezza e in maniera naturale, sono giovani connessi costantemente con il resto del mondo.

Nonostante siano passate poche decine di anni possiamo già fare una piccola distinzione tra i “primi” nativi digitali definiti anche “millennials” e i nativi digitali “post millennials”.

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Il termine “nativi digitali” è stato usato per la prima volta nel 2001 dallo scrittore americano Mark Prensky per fare riferimento alla generazione dei nati dopo il 1985, ossia l’anno che vide la diffusione massiva del pc e dei primi sistemi operativi di Windows. Questi “ragazzi” sono coloro che sono cresciuti con i primi computer e insieme a loro, nel senso che hanno seguito lo sviluppo dei computer e hanno assistito alla prepotente entrata in scena di Internet nella vita di tutti, in primis della loro. I ragazzi nati negli anni del boom tecnologico sono cresciuti in simbiosi con queste tecnologie, passando dal computer, agli smartphone, ipod, tablet e così via…

nativi digitali Pirelli

I nativi digitali post-millennials sono invece i ragazzi nati a partire dagli ultimi anni ’90 e primi del 2000. Questi ragazzi sono nati essendo già circondati dalla tecnologia avanzata, non sanno cosa vuol dire vivere senza la rete, si può dire che sono nati “smartphone alla mano”. Per questi nuovi nativi digitali la “realtà virtuale” è realtà tanto quanto quella che si vive con i sensi, in presenza.

Per loro le nuove tecnologie sempre collegate a Internet e legate al web, vengono vissute come un’estensione vera e propria della loro sfera sociale, gli permettono di connettersi col resto del mondo, condividere le proprie esperienze e i propri momenti quotidiani in qualsiasi momento della giornata e in pochi istanti.

Ma cos’è che amano fare più di tutto i nuovi nativi digitali?

Ovviamente l’uso dei principali social network, di cui sono espertissimi, e che più di altre tecnologie hanno contribuito ad esasperare lo scambio e a volte quasi fusione tra vita reale e virtuale. Questi nuovi nativi quasi non vanno più “su Internet” ma si muovono direttamente sulle piattaforme o app dei social network.

Tra le più usate rientrano sicuramente Facebook per condividere pensieri, meme, citazioni e tutti i contenuti presenti nei gruppi. Whatsapp per parlare in tempo reale con i propri amici e Twitter per sapere cosa succede nel mondo, accedere ad informazioni in pillole e in pochi secondi.

Molto più amata dai teenager è invece l’applicazione di Instagram che gli permette di immortalare i loro momenti più belli più o meno significativi o quotidiani in foto e stories. La bellezza dell’app sta nel fatto che le foto e le stories (brevi video o immagini che rimangono visibili per 24 ore) si possono modificare, aggiustare con filtri ed effetti. Instagram permette loro di condividerle, di far sì che possano interagire tramite le immagini, commentando, mettendo like ed emoticon, con piccoli sondaggi. Grazie a Instagram i ragazzi possono però soprattutto sbirciare nella vita quotidiana e meravigliosa dei loro idoli, cantanti e attori in primis ma anche blogger di moda e influencer da copiare e da cui trarre ispirazioni, facendo sì che si sentano più vicini a loro.

Come non citare poi snapchat, a metà tra un social network e un’app di instant messaging, è l’applicazione più amata dai nativi digitali, con una popolarità sempre in crescita. Quest’applicazione si basa su contenuti e messaggi che si creano e che scompaiono “autodistruggendosi” dopo al massimo 10 secondi.

Capitolo a parte andrebbe dedicato al mondo di Youtube e di conseguenza soprattutto degli youtuber, i nuovi idoli indiscussi dei teenager. Gli youtuber (ovviamente nativi digitali anche loro) sono produttori di video e contenuti creativi originali per Youtube. Quello degli youtuber è un vero e proprio fenomeno che ha cambiato la fruizione dei video su internet e in parte anche il modo di fare pubblicità. Sì perché questi giovani, esperti di make up, videogiochi, musica, cinema, comici ecc grazie ai loro video in cui danno consigli o mostrano prodotti o come funzionano le principali novità rispetto a quello che fanno, si sono trasformati in quelli che vengono definiti influencer e sono un vero e proprio punto di riferimento per i giovani nativi digitali che prendono spunto da loro per il modo di vestirsi, truccarsi, per i viaggi, le tendenze, in una parola, il loro lifestyle.

Molti giovani nativi digitali possono passare anche ore andando da un video all’altro dei loro youtuber preferiti o a provare a diventare youtuber loro stessi, mettendo in campo la loro voglia di fare e la loro creatività con il desiderio di essere d’ispirazione per tanti altri giovani o per diventare popolari in tutto il globo.

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ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2018 18:10

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