Mini-ictus per Julian Assange in carcere. A rivelarlo è stata la moglie del fondatore di Wikileaks.
ROMA – Mini-ictus per Julian Assange in carcere. A rivelarlo è stata la moglie del fondatore di Wikileaks. Secondo quanto riferito dall’Ansa, la compagna dell’uomo ha parlato di un episodio ischemico transitorio lo scorso 27 ottobre senza particolari conseguenze.
“Credo che questa battaglia, questo stress estremo – ha sottolineato la donna parlando delle condizioni del marito – siano stati la causa dell’incidente vascolare cerebrale“. Le sue condizioni sono attualmente buone e non sembrano esserci particolari danni procurati dall’ischiemia.
Come sta Julian Assange
Le condizioni di Julian Assange sono attualmente buone. Ricordiamo che il 50enne attualmente è detenuto in un carcere di Londra con l’accusa di spionaggio per la diffusione online di documenti sull’attività militare e diplomatica degli Stati Uniti.
L’ischemia transitoria, almeno secondo quanto raccontato dalla moglie sarebbe avvenuta lo scorso 27 ottobre e quindi durante il suo periodo nella struttura inglese. Ricordiamo che fino all’aprile 2019 l’imprenditore americano era stato chiuso all’interno di una ambasciata londinese dell’Ecuador. Al momento non sembrano esserci particolari problemi e l’ictus non ha dato particolari conseguenze, ma naturalmente le parole della moglie potrebbero portare in futuro ad una attenzione maggiore.
Assange verso il trasferimento negli Stati Uniti
Le parole della moglie arrivano a pochi giorni da una sentenza dell’Alta Corte di Londra che autorizza l’estradizione di Assange negli Stati Uniti dove dovrà affrontare un processo per spionaggio. I contatti tra i due governi sono in corso, ma non si hanno delle certezze sulle tempistiche.
Sicuramente le parole della moglie potrebbero aprire ad uno scenario diverso, ma le sue condizioni non sembrano preoccupare e per questo motivo non sembra da escludere un ritorno negli Stati Uniti per affrontare il processo e molto probabilmente scontare una pensa sicuramente importante.