Mercato Milan, il futuro di Gianluigi Donnarumma lo decide Mino Raiola? E cessione sia. Il procuratore continua a mandare segnali a Madrid e a Parigi.
Calciomercato – Mino Raiola si prepara a completare il suo piano: Gianluigi Donnarumma via dal Milan al termine della stagione.
Dopo la parata da cineteca contro il Napoli, Gigio ha lasciato l’amaro in bocca quando, nel post partita, si è tirato fuori dalle voci di mercato ribadendo come il suo futuro sarà deciso dal suo procuratore insieme con la dirigenza rossonera.
Il problema è che il suo procuratore è Mino Raiola, quello che non ha mai nascosto il suo pensiero, ossia che per crescere Donnarumma dovrebbe lasciare Milano per approdare in un vero top club. Lo stesso agente non ha mai nascosto neanche i suoi dubbi sul progetto rossonero di Yonghong Li.
Mercato Milan: Donnarumma, che vuoi fare?
Se la volontà del giocatore fosse quella di rimanere a Milanello perché non dirlo davanti alle telecamere? Una mossa del genere avrebbe messo Fassone e Mirabelli in una posizione di forza rispetto a Mino Raiola, costretto ad arrendersi davanti alle richieste del ragazzo.
E invece no, tutto avviene a riflettori spenti, lontano da luci e orecchie indiscrete, tutti dicono in contrario di tutto, ognuno mette sul piatto la propria versione dei fatti.
Eppure basterebbe poco, basterebbe essere chiari, anche in pubblico, perché anche i tifosi meritano di sapere.
Decide Mino Raiola? Donnarumma via dal Milan…
Se a decidere sarà Mino Raiola l’unica strada possibile sembra quella della cessione: il noto procuratore continua a mandare segnali importanti verso Madrid e verso Parigi preparando la strada dalle parti di via Aldo Rossi.
Il nodo sembra legato alla valutazione del cartellino di Donnarumma: Mino vorrebbe venderlo per quaranta milioni in nome di una clausola sulla mancata qualificazione alla Champions League mai inserita nel contratto, mentre il Milan non è intenzionato a lasciarlo partire per meno di sessanta/settanta milioni di euro, cifre che comunque non spaventano i top club europei.