Tensione tra Italia ed Egitto sulla morte di Giulio Regeni. Il Cairo: “Il responsabile di questo omicidio resta sconosciuto”.
ROMA – Alta tensione tra Italia ed Egitto sulla morte di Giulio Regeni. Posizioni diverse per le due Procure. A Roma hanno chiuso le indagini contro 4 appartenenti ai servizi egiziani, al Cairo continuano a parlare di “responsabile sconosciuto“.
“Il Procuratore generale – si legge in una nota, riportata da La Repubblica – ha annunciato che per il momento non c’è alcuna ragione per intraprendere procedure penali circa l’uccisione, il sequestro e la tortura della vittima Giulio Regeni, in quanto il responsabile resta sconosciuto“.
Egitto: “Caso utilizzato per nuocere ai rapporti con Roma”
Nessun passo indietro da parte del Cairo: “Vista la morte degli accusati – hanno sottolineato dall’Egitto – non c’è alcuna ragione di intraprendere procedure penali circa il furto dei beni della vittima, il quale ha lasciato segni di ferite sul suo corpo […]“.
“Un processo in Italia sarebbe immotivato – hanno precisato gli inquirenti egiziani – parti ostili a Egitto e Italia vogliono sfruttare il caso di Giulio Regeni per nuocere alle relazioni tra i due Paesi“.
Il caso Regeni e i rapporti tra Italia ed Egitto
Il caso Regeni continua a tener banco tra Italia ed Egitto. La Procura di Roma nelle scorse settimane ha chiuso l’indagine nei confronti di 4 agenti dei servizi del Cairo. Nei prossimi mesi è atteso l’inizio del processo che, come annunciato dallo stesso Conte, potrebbe vedere il Governo in prima fila.
Accuse non confermate dai colleghi egiziani. La Procura del Cairo ha confermato in più di un’occasione che la persona responsabile della morte di Giulio Regeni non è stata individuata. Due posizioni completamente diverse che rischiano di rompere definitivamente i rapporti tra Italia ed Egitto. E l’ultima nota pubblicata dagli inquirenti egiziani sembra essere la conferma.