Emergenza coronavirus in Italia, Pasqua in zona Rossa: le regole di oggi 4 aprile 2021. Cosa si può fare e cosa no.
Secondo giorno di lockdown con l’Italia tutta in zona Rossa in questo giorno di festa. Il blocco durerà fino alla giornata di lunedì, poi da martedì si tornerà al classico sistema a colori ma senza zona Gialla, sospesa anche per il mese di aprile. Ma andiamo con ordine e ripassiamo le regole di questa Pasqua in zona Rossa provando a sciogliere i dubbi più frequenti su cosa si può fare e cosa no.
Lockdown di Pasqua, Italia in zona Rossa: le regole per gli spostamenti
In zona Rossa non possibile uscire di casa se non per motivi di salute, lavoro o necessità e ogni spostamento deve essere giustificato con l’autocertificazione da mostrare al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine o delle forze di Polizia.
Sono consentite le visite ad amici e parenti
Nei giorni di Pasqua il governo, con una deroga rispetto alle regole della zona Rossa, ha dato il via libera allo spostamento verso un’abitazione privata per fare visita ad amici o parenti.
“Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro“, si legge sul sito di Palazzo Chigi.
Si può uscire di casa per andare a Messa
È possibile uscire di casa per andare a Messa e più in generale raggiungere un luogo di culto per quanto possibile vicino alla propria abitazione.
“È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità. È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli”
L’attività sportiva
In zona Rossa è possibile svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione eattività sportiva all’aperto in forma individuale.
Si possono raggiungere le seconde case (ma non in tutte le Regioni)
Per quanto riguarda le seconde case, il governo conferma la possibilità di raggiungere anche quelle fuori Regione seguendo le regole ormai note: la casa non deve essere abitata da altre persone, si deve raggiungere solo con il nucleo familiare convivente, non si possono invitare amici o parenti e si deve poter “comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2. Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, ovvero la data di registrazione di una scrittura privata) anteriore al 14 gennaio 2021“.
Il coprifuoco
Su tutto il territorio nazionale vige il coprifuoco con divieto di spostamento dalle ore 22.00 fino alle ore 5.00 del mattino seguente. Restano consentiti gi spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità.
I negozi
In zona Rossa scatta la chiusura dei negozi ad eccezione di quelli considerati essenziali. Di seguito la lista dei negozi aperti fino al 5 aprile e le indicazioni sui supermercati aperti a Pasqua e a Pasquetta.
Bar e ristoranti chiusi a Pasqua: le regole in zona Rossa
Come noto in zona Rossa scatta la chiusura di bar e ristoranti che possono lavorare solo per l’asporto e la consegna a domicilio.