In Lombardia la renziana Baffi presidente della Commissione d’inchiesta. M5s: “Vogliono nascondere gli errori del duo Gallera-Fontana”

In Lombardia la renziana Baffi presidente della Commissione d’inchiesta. M5s: “Vogliono nascondere gli errori del duo Gallera-Fontana”

La renziana Baffi presidente della Commissione d’inchiesta regionale in Lombardia. Pd e M5s contro Italia Viva.

MILANO – Scoppia la polemica nella maggioranza per la nomina della renziana Baffi come presidente della Commissione d’inchiesta regionale in Lombardia. La poltrona era destinata all’opposizione con il Centrodestra che ha deciso di votare l’esponente di Italia Viva provocando la dura reazione di Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle che hanno parlato di baratto per quanto successo sul caso Open Arms.

Una votazione che ha portato i due partiti dell’opposizione ad abbandonare i lavori e chiedere le dimissioni di Patrizia Baffi.

M5s e Pd contro Italia Viva

La nomina di Patrizia Baffi rischia di creare delle tensioni anche a livello nazionale. Il leader dei 5 Stelle, Vito Crimi, ha parlato di una commissione d’inchiesta intesa come “un tappeto sotto il quale cercheranno di nascondere gli errori e l’incapacità di gestione del duo Fontana-Gallera“.

fonte foto https://www.facebook.com/vitoclaudiocrimi/

Un pensiero condiviso anche dal Partito Democratico che con il consigliere Pietro Bussolati si è detto pronto “a scendere in piazza perché oltre all’arroganza degli errori c’è la paura di scoprire le gravi responsabilità politiche di Attilio Fontana su questa vicenda“.

Rosato (Iv): “A noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd”

Dura la reazione di Italia Viva con Ettore Rosato che sui social ha chiesto alla sua esponente di lasciare la poltrona al Pd. “Patrizia Baffi sarebbe un’ottima Presidente. La vergognosa strumentalizzazione della vicenda da parte del Pd impone scelte nette, come sappiamo fare noi. Invitiamo Patrizia a dimettersi. A noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd“.

Una vicenda che rischia di aprire un nuovo scontro all’interno della maggioranza con il Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle che collegano questa votazione a quanto successo sul caso Open Arms. E il voto in Aula proprio sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sembra essere un nuovo spartiacque per questo esecutivo.