Il piano di Luigi Di Maio per rilanciare l’economia: salario minimo da 9 euro all’ora e rider dipendenti.
ROMA – Luigi Di Maio è al lavoro sul salario minimo. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore che cita alcune fonti grilline, la retribuzione potrebbe aggirarsi intorno agli 8 euro all’ora per evitare possibili effetti di ‘spiazzamento’ per alcuni comparti oppure tipologie di impieghi. Lo stipendio ‘base’ si potrà applicare solo dopo l’approvazione della nuova normativa e quindi non avrà funzione retroattiva.
Nelle prossime ore saranno definiti gli ultimi dettagli e l’incontro con i sindacati previsto per domani potrebbe essere utile proprio a capire come muoversi su alcuni contratti particolari come quello di collaborazione e le persone che lavorano con la Partita Iva. In quel caso il salario minimo non dovrebbe essere applicato ma la decisione definitiva verrà presa solamente durante la discussione in Parlamento. Possibile che questa situazione venga rivista con un altro decreto ma queste sono solamente ipotesi che non trovano conferme.
Dal salario minimo ai riders: le mosse di Luigi Di Maio
Oltre al salario minimo nelle prossime settimane verrà discussa anche la norma dei riders. Come detto dallo stesso Luigi Di Maio, la loro posizione dovrebbe essere discussa nel decreto Catalfo visto che non c’è il tempo di fare un provvedimento di legge ad hoc. Sono in corso tutte le verifiche del caso con questi lavoratori che dovrebbero diventare a tutti gli effetti dei dipendenti e quindi ricevere loro anche la retribuzione base.
Tutte discussioni all’interno di una maggioranza che sembra arrivata ormai davvero ai minimi storici. Il decreto del salario minimo potrebbe essere uno delle ultime mosse dell’alleanza giallo-verde visto che la ‘caduta’ di questo governo sembra ormai davvero vicino. In casa M5s non c’è nessuna intenzione di alzare bandiera bianca e si continua a lavorare sulle riforme.
