Non sono mancate le polemiche dopo il Festival di Sanremo 2021. Duro il vescovo: “E’ mancato il rispetto”.
ROMA – Il Festival di Sanremo 2021 si è concluso da meno di 24 ore e non sono mancate le polemiche. Dura la nota del vescovo della città ligure che attacca alcuni dei protagonisti: “C’è stata una mancanza di rispetto e derisione verso la fede cristiana esibite in forma volgari e offensive“. Un chiaro riferimento ad Achille Lauro e i Maneskin.
Nel comunicato, riportato da La Repubblica, non è mancata la critica alla decisione di assegnare il premio Citta di Sanremo a Fiorello: “Trovo che non rappresenti gran parte di cittadinanza legata alla fede e dico semplicemente non in mio nome“.
Scontro Ermal Meta-Willie Peyote
Attimi di tensione anche tra i cantanti. Willie Peyote in un’intervista radiofonica ha definito ruffiano Ermal Meta per aver portato Caruso di Lucio Dalla nella serata delle cover nel giorno del compleanno del cantante bolognese.
“Voglio farti un dispetto e dirti quello che penso – la replica social del terzo classificato – penso che tu sia bravo. Ieri (6 marzo) eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco“.
Il mancato ricordo di Stefano D’Orazio
Ultima serata che aveva in programma anche il ricordo di Stefano D’Orazio. Omaggio al batterista dei Pooh che alla fine non c’è stato per una questione di tempo. Decisione non condivisa da Roby Facchinetti e Red Canzian.
“Mi scuso. C’è stato un problema di sforamenti, di tempi – ha detto Amadeus, riportato da La Repubblica – è colpa mia, mi scuso con i Pooh. Quell’omaggio l’avevo voluto perché Stefano D’Orazio era un amico, quindi sono il primo ad essere dispiaciuto“.
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