Prima della Scala, l’urlo in platea: “Viva l’Italia antifascista”. La Russa e Salvini ammutoliti

Prima della Scala, l’urlo in platea: “Viva l’Italia antifascista”. La Russa e Salvini ammutoliti

Durante la Prima della Scala, un urlo dalla platea ha sorpreso tutti lasciando i presenti di stucco: “Viva l’Italia antifascista”.

Un curioso episodio è accaduto nella serata del 7 dicembre 2023 durante la Prima della Scala di Milano. Subito dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli, dalla platea dove per altro stavano elementi di spicco italiani come Liliana Segre, Ignazio La Russa e Matteo Salvini, qualcuno ha lasciato partire un urlo emblematico: “Viva l’Italia antifascista“. Una frase che ha generato subito molte reazioni e che è destinata a far parlare.

Teatro alla Scala di Milano

Prima della Scala: l’urlo dalla platea

La Prima al Teatro La Scala di Milano è stata un successo. Eppure, come detto, non sono mancati momenti di tensione o, per lo meno, di forte stupore. Tutto è partito dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli al termine del quale, a luci spente, qualcuno ha urlato dalla platea: “Viva l’Italia antifascista”. Una frase a cui ha fatto seguito un lungo applauso prima dell’inizio dello spettacolo.

A destare particolare curiosità è che la voce sembra essere arrivata proprio vicino a dove erano presenti personaggi di spicco come Liliana Segre, Ignazio La Russa e Matteo Salvini oltre al sindaco milanese Sala.

Pare che a parlare sia stato un giornalista esperto di equitazione che è stato idenficiato e fermato dalla Digos.

Di seguito anche un post su X in merito all’accaduto:

Le reazioni

TgLa7 ha riportato anche le reazioni di sasso dei presenti tra cui, appunto, quelle di La Russa, Salvini e Casellati.

Il Presidente del Senato ha preferito far finta di nulla sostenendo di non aver sentito nulla. Diverso l’approccio di Salvini: “Se uno viene alla Scala ad urlare o agli ambrogino a fischiare ha un problema. Alla Scala si viene per ascoltare, non per urlare”.

La Casellati, invece, ha commentato: “Francamente non l’ho sentito l’urlo ‘Viva l’Italia antifascista’. Stavo cantando l’inno nazionale orgogliosamente”.