Harley-Davidson, parte della produzione verrà spostata in Europa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Harley-Davidson, parte della produzione verrà spostata in Europa

Produzione Harley-Davidson

Lo storico marchio americano aprirà uno stabilimento nel Vecchio Continente, forse in Repubblica Ceca, per aggirare i dazi UE sull’importazione e contenere i costi.

Una parte della produzione Harley-Davidson lascerà a breve gli Stati Uniti. Lo storico marchio motociclistico di Milwaukee, infatti, impianterà in Europa uno stabilimento per l’assemblaggio delle unità destinate all’importazione nel Vecchio Continente. Lo scopo è quello di aggirare i dazi imposti dall’UE che, secondo le stime del costruttore americano, faranno aumentare il prezzo di ogni motocicletta di oltre duemila euro. Non è stata ancora fornita alcuna indicazione ufficiale in merito alla collocazione del primo impianto europeo della Harley ma – stando a quanto riferisce la versione online di Repubblica – secondo alcune indiscrezioni lo stabilimento potrebbe essere impiantato in Repubblica Ceca.

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La comunicazione ufficiale della Harley

Il costruttore ha inviato una comunicazione ufficiale all’ente di vigilanza della Borsa statunitense (la SEC) nella quale spiega che la dislocazione della produzione permetterà di aggirare i dazi UE sulle Harley-Davidson. Nel complesso, spiega la Harley, le imposte peserebbero per quasi 100 milioni all’anno, una cifra che l’azienda non vuole far gravare sulle spalle degli acquirenti. Secondo la casa di Milwaukee, l’enorme aumento dei costi avrebbe ripercussioni estremamente negative sia sul mercato americano sia sulla sostenibilità dei concessionari.

La decisione del marchio americano si fonda anche sui riscontri di mercato. Nel 2017, infatti, le vendite Harley-Davidson in Europa sono state pari a quasi 40.000 unità. In termini di introiti, infatti, il mercato europeo è il secondo – dopo quello americano – per la Harley. Lo spostamento della produzione Harley-Davidson in Europa, però, non sarà immediato: nelle previsioni dell’azienda, infatti, saranno necessari dai 9 ai 18 mesi. Nel frattempo, la produzione negli impianti internazionali verrà incrementata.

Produzione Harley-Davidson
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/sukiweb/215012399

Gli effetti della ‘guerra dei dazi’

Come detto, l’azienda di Milwaukee ha deciso di ricollocare parte della produzione in Europa per contrastare l’ondata di imposte entrate in vigore il 22 giugno. I prodotti americani tassati vanno dal bourbon ai jeans, passando per acciaio, barche e prodotti alimentari come mais e burro di arachidi oltre alle moto Harley-Davidson.

Si tratta di un nuovo capitolo della cosiddetta ‘guerra dei dazi’ che vede coinvolti gli Stati Uniti contro – di fatti – il resto del mondo. Le politiche protezioniste del presidente Trump, inaugurate dai dazi su acciaio e alluminio, stanno avendo forti ripercussioni sulle dinamiche dell’industria automobilistica e non solo. Non a caso, il Gruppo Daimler – che come altri marchi tedeschi ha impianti di produzione di base negli USA – ha pubblicato un ‘profit warning’ con stime degli utili al ribasso per il 2018 proprio in considerazione degli effetti dei dazi imposti dall’amministrazione Trump. Dalla Casa Bianca, intanto, arrivano minacce di nuovi dazi – stavolta specificamente su auto e moto – cui Bruxelles si è già detta pronta a rispondere. Intanto, l’intero settore dei trasporti è sempre più esposto.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/paddyllac/8757194481

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/sukiweb/215012399

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ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2018 15:30

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