Dopo le proteste degli agricoltori, l’Ue ha ritirato la proposta sui pesticidi: un obiettivo raggiunto per cui esulta anche Salvini.
Le promesse si mantengono. E dopo il recente annuncio di Danilo Calvani, la protesta degli agricoltori è davvero giunta alle porte di Roma con centinaia di trattori. Una situazione, forse necessaria, che sta causando disagi e disordini tra le strade della Capitale. Ma c’è chi esulta per quanto sta accadendo: il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, vede la situazione utile per costringere l’Ue a rivedere le sue politiche.
La protesta degli agricoltori fa breccia: la decisione Ue
Gli agricoltori protestano ormai da settimane contro le politiche dell’Unione europea, e finalmente un primo passo avanti è stato raggiunto nelle ultime ore. Minacciata dal corteo dei trattori che ormai è esploso in tutta Europa, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha annunciato che ritirerà la proposta sui pesticidi.
“Forse noi non l’abbiamo fatta in modo convincente. Hanno bisogno un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi”, ha aggiunto inoltre, facendo ben sperare gli agricoltori in una svolta tanto sperata.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato che non comprometta la produzione agricola, mantenendo al contempo un occhio di riguardo per l’ambiente. “È evidente e logico che eliminare medicine indispensabili per le piante, lasciandole preda di insetti o fitopatie, contrae decisamente la produzione se non la cancella”, ha aggiunto.
Salvini esulta: “Evviva gli agricoltori”
Il dietrofront sulla proposta dei pesticidi – che avrebbe imposto una drastica riduzione dell’uso dei fitofarmaci in agricoltura – è stato accolta con grande entusiasmo da Matteo Salvini, che ha esaltato il ruolo degli agricoltori e dei loro trattori nel costringere l’Ue a rivedere le sue politiche, considerate da molti come eccessivamente restrittive e dannose per il settore.
“Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l’Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre”, ha esordito il vicepremier. Anche gli europarlamentari della Lega, Marco Zanni e Marco Campomenosi, hanno commentato la situazione affermando che la retromarcia della Commissione rappresenta una vittoria del buonsenso.
“In assenza di alternative disponibili sul mercato che garantiscano prezzi contenuti e capacità produttiva, nel voto di novembre al Parlamento Europeo la Lega votò contro il provvedimento, con un apporto decisivo per la bocciatura della proposta e dimostrando, ancora una volta, che la cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ non esisteva più da tempo, lacerata da scontri e divisioni interne“, ricordano.
Zanni e Campomenosi hanno inoltre evidenziato la necessità di un netto cambio di rotta nelle politiche europee, per correggere gli errori commessi e rispondere in modo adeguato alle esigenze del settore agricolo, messo a dura prova da politiche considerate ideologiche ed estremiste.