Ospite a Bologna al grande evento organizzato da “la Repubblica”, Nicola Zingaretti ha parlato del situazione al governo ma anche della rinascita del Pd e del crollo del MoVimento.
Dopo Fabio Fazio, che non ha risparmiato critiche a Salvini, anche Nicola Zingaretti è stato ospite dell’intervista-dibattito organizzato da la Repubblica a Bologna.
Il segretario del Partito democratico ha parlato a lungo della scampata crisi di governo, del fallimento del governo Lega-MoVimento Cinque Stelle, della ricostruzione e dei successi del Partito democratico.
Nicola Zingaretti: Il popolo è tornato a combattere per vincere e fermare il populismo
Il primo commento di Zingaretti è sulla lotta al populismo e i rischi di una deriva ideologica che accompagnano la politica condotta da Matteo Salvini. Secondo il leader del Partito democratico, il popolo avrebbe iniziato a manifestare il proprio dissenso mettendo a repentaglio il futuro della Lega.
“C’è un popolo che è tornato a combattere, finalmente unito per vincere e fermare il populismo […], la Lega è un pericolo per la democrazia in Italia […]. Occorre riorganizzare un campo di forze che nei Comuni sta vincendo, e dimostrare che la Lega non è il destino degli italiani. È dura, ma io sono qui per combattere”.
Zingaretti: La Lega tiene insieme questo movimento sulla cultura dell’odio
Come ribadito sostanzialmente dall’inizio della sua avventura alla guida del Pd, Zingaretti ha ribadito come i democratici siano l’unica alternativa alla Lega. Lo scopo è quello di riportare la politica italiana al bipolarismo, tagliando di fatto dai giochi il MoVimento Cinque Stelle.
“Abbiamo bisogno di voi per rimandarli a casa […]. Ora c’è un popolo che è tornato a combattere unito contro il populismo, dobbiamo avere fiducia che le cose cambieranno. La Lega tiene insieme questo movimento sulla cultura dell’odio, su di un nemico da combattere. Ma non crea lavoro. Non è un movimento che pensa agli ultimi”,