Revocato il carcere duro per Massimo Carminati. La decisione è stata presa dopo la sentenza della Cassazione che ha fatto cadere l’accusa di associazione mafiosa.
ROMA – Revocato il carcere duro per Massimo Carminati. A dirlo sono stati fonti del Ministero della Giustizia riportati da La Repubblica. La decisione sarebbe stata approvata anche dalla Dda di Roma e dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
L’eliminazione del 41 bis per l’ex Nar è dovuta alla sentenza della Cassazione che ha fatto cadere l’accusa di associazione mafiosa nel processo di Mafia Capitale.
Gli avvocati di Carminati chiedono la scacerazione
Dopo la decisione di far cadere il 41 bis per l’ex Nar potrebbe portare gli avvocati di Carminati a presentare un’istanza di scarcerazione. Su questa idea sta ragionando anche la difesa di Buzzi, come confermato ai microfoni dell’AdnKronos: “La decisione su Carminati – ha ribadito Alessandro Diddi – non mi sorprende, alla luce della sentenza della Cassazione. Piuttosto adesso il mio assistito va fatto uscire di galera, gli va immediatamente revocata la misura cautelare in carcere“.
Possibile, quindi, che nelle prossime settimane vengano presentate al Riesame le istanze di scarcerazione con i giudici che dovranno decidere sulla detenzione di Carminati e di Buzzi. Al momento l’ipotesi più probabile sembra quella di un rigetto delle richieste da parte dei due avvocati.
Carminati detenuto in carcere a Sassari
A breve le sentenze dovranno essere ricalcolate. La ‘caduta’, infatti, di associazione mafiosa costringerà la Corte d’Appello di Roma a rivedere un po’ quanto deciso in secondo grado. Massimo Carminati attualmente è detenuto nel carcere di Sassari dove deve scontare 14 anni e mezzo.
Nelle prossime settimane quindi ci sarà un secondo processo con i legali dei due imputati ‘simbolo’ di Mafia Capitale che sono pronti a presentare un’istanza di scarcerazione. Con il Riesame che dovrà prendere una decisione definitiva.
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