Nuovo attacco ecologico da parte degli attivisti: questa volta a Roma, dove è stato ospitato “Il seminatore” di Van Gogh.
L’azione nonviolenta mira ad attirare l’attenzione dei governi affinché essi non intervengano sullo stop al gas e al carbone e sull’utilizzo delle energie rinnovabili. Su queste ideologie, gli ultimi giovani attivisti di Ultima Generazione si scagliano contro il quadro di Van Gogh, “Il seminatore”, con una zuppa di piselli. I ragazzi sono stati subito fermati.
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Continuano gli attacchi di natura ecologica da parte di attivisti contro le più celebri opere della cultura internazionale. Dopo il caso del quadro “I Girasoli” di Van Gogh a Londra – seguito da quello in Olanda su la “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer – arriva anche in Italia l’assalto alle opere d’arte.
“Il seminatore” a Roma
A Roma, quattro attivisti si sono recati nel Palazzo Bonaparte, che sta ospitando la mostra di Vincent Van Gogh. La vittima questa volta è stato il quadro “Il seminatore”, colpito da una zuppa di verdure. “Siamo tornati a far sentire la voce della preoccupazione per la crisi climatica ed energetica nei luoghi dell’arte” hanno affermato gli attivisti di Ultima Generazione, i quali sono stati subito fermati dalla polizia.
I ragazzi giustificano la loro azione “scandalizzante” spiegando: “Tutto ciò che avremmo il diritto di vedere nel nostro presente e nel nostro futuro sta venendo oscurato da una catastrofe reale e imminente, così come questa passata di piselli ha coperto il lavoro nei campi (quindi la possibilità di sicurezza alimentare), la casa del contadino (quindi il diritto a non essere costretti a migrare), l’energia sprigionata in tutta la scena dal Sole (quindi l’investimento necessario in una giusta transizione energetica)”.
Gli attivisti con i loro gesti nonviolenti chiedono l’intervento tempestivo dei governi, “sulle istanze di stop al gas e al carbone e di investimento in almeno 20 GW di rinnovabili”.