Attentato al ponte di Crimea, in Russia sale a dodici il numero degli arresti dei complici dell’attacco terroristico.
Secondo Mosca sarebbero state identificate altre 12 persone complici dell’attentato al ponte di Crimea. “Finora cinque cittadini russi e tre fra ucraini e armeni che hanno partecipato ai preparativi dell’attentato sono stati arrestati nell’ambito di un procedimento penale”, ha dichiarato l’FSB. Sale a 12 il numero degli arrestati coinvolti, secondo il comitato investigativo russo, nell’esplosione.
L’8 ottobre scorso un camion è stato fatto esplodere sul ponte di Kerch, la parte ferroviaria che collega la Russia alla Crimea. L’esplosione ha causato un incendio che ha coinvolto sette serbatoi di carburante di un treno che si muoveva in direzione della penisola.
Secondo quando riporta l’intelligence russa (Fsb), sono stati usati 22.770 kg di esplosivo, caricato su 22 pallet (da trasporto) e avvolto in rotoli di polietilene da costruzione. L’Fsb afferma che l’esplosivo “è stato spedito dal porto di Odessa alla città bulgara di Ruse all’inizio di agosto”. La spedizione è stata organizzata in base a un contratto del 2 agosto scorso tra Translogistics UA (Kiev) e Baltex Capital (Ruse).
I complici dell’attentato
L’attacco terroristico al ponte di Crimea sarebbe stato pianificato dal capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov. Secondo Mosca sarebbero state identificate altre 12 persone complici dell’attentato, tra cui tre ucraini, due georgiani e un cittadino armeno.
Alle otto persone arrestate in Russia, se ne aggiungono altre fino ad arrivare a dodici arresti. L’agenzia stampa sovietica Ria Novosti, dichiara: “Nell’ambito del procedimento penale, sono state identificate 12 persone direttamente collegate all’atto terroristico. Le prove ottenute indicano che l’atto terroristico è stato organizzato dai servizi speciali dell’Ucraina”.
Attacco ad Avdiivka
Questa mattina l’esercito russo ha colpito il mercato centrale della città di Avdiivka, nell’Oblast di Donetsk, uccidendo sette civili e ferendone otto. A riferirlo, il governatore Pavlo Kyrylenko: “Non c’è alcuna logica militare in questo attacco, solo un desiderio sfrenato di uccidere il maggior numero possibile di persone e di spaventarne altre”.
Nelle ultime settimane la Russia ha colpito le città ucraine e minacciando di utilizzare armi nucleari. “Oggi vedremo il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov. Il messaggio è che sosterremo l’Ucraina per quanto serve”, ha dichiarato il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando anche che il presidente bielorusso Lukashenko è “complice” della Russia in questa guerra e deve “smetterla di aiutarla”.