Il dibattito sul Canone Rai infiamma la maggioranza. Salvini e Tajani ricordano Berlusconi, ma emergono divergenze tra Lega e Forza Italia.
Le tensioni nella maggioranza del governo Meloni si sono riaccese attorno alla questione del canone Rai, in cui è citato Berlusconi. Il voto di Forza Italia in Senato, a favore di un emendamento proposto dalle opposizioni per ridurre il canone da 90 a 70 euro, ha affossato la proposta leghista di mantenerlo inalterato. Questa mossa ha generato un immediato contraccolpo: la Lega ha risposto bocciando un testo forzista sulla sanità calabrese.
Nonostante i tentativi di minimizzare, il clima appare tutt’altro che sereno. La premier Giorgia Meloni e i principali leader della maggioranza, come Matteo Salvini e Antonio Tajani, hanno cercato di ridurre l’impatto degli eventi, definendoli semplici divergenze di vedute. Tuttavia, la memoria di Silvio Berlusconi, evocata dai due vicepremier, ha aggiunto un carico simbolico e politico al dibattito, mostrando quanto la questione sia divisiva anche all’interno della stessa coalizione.
Salvini e Tajani: Berlusconi simbolo di opinioni divergenti
Matteo Salvini, intervenendo a un evento organizzato dal quotidiano “Libero”, ha ricordato la posizione di Berlusconi sul canone Rai, sottolineando la sintonia tra i due: «A me è spiaciuta solo una cosa. Ricordo che l’amico Berlusconi… anche lui riteneva che il canone Rai fosse una tassa, una gabella su cui riflettere e da limare. Io sarei per la cancellazione, ma in medio stat virtus». Salvini ha aggiunto una nota critica: «La cosa curiosa è che oggi si è votato lo stesso testo votato l’anno scorso. Se andava bene l’anno scorso perché ora no?».
Non si è fatta attendere la risposta di Antonio Tajani, che in un’intervista a “Il cavallo e la torre” su Rai3 ha raccontato un episodio degli ultimi giorni di vita di Berlusconi. Riguardo al canone Rai, Tajani ha dichiarato: «È un’iniziativa della Lega legittima. Berlusconi poco prima di morire ricevette Salvini al San Raffaele dove era ricoverato, c’era anche Gianni Letta, e gli disse espressamente di non insistere sull’abolizione o sul taglio del canone Rai». Come riportato da open.online
La maggioranza e il rischio delle spaccature
Il tema del canone Rai non è soltanto una questione economica, ma un banco di prova per la tenuta politica della coalizione. Le schermaglie tra Lega e Forza Italia segnalano che le divergenze interne non sono completamente superate, nonostante le dichiarazioni di facciata. In un contesto dove ogni decisione viene letta anche attraverso il prisma della memoria di Berlusconi, il rischio è che le differenze tra i partiti emergano sempre più spesso, mettendo a dura prova la coesione dell’esecutivo.