Milano, scritte contro il vicepremier: non sparare a salve, spara a Salvini
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Milano, scritte contro il ministro dell’Interno: non sparare a salve, spara a Salvini

Scritte Salvini

Nuove scritte contro Matteo Salvini a Milano. Il vicepremier: “Niente e nessuno mi fermerà. Mi auguro una condanna unanime”.

MILANO – Matteo Salvini nel mirino degli anarchici a Milano. Sul muro di una casa del capoluogo lombardo è comparsa questa scritta nella mattinata di giovedì 24 gennaio 2019: “Non sparare a salve, spara a Salvini“. Il tutto accompagnato da una A cerchiata di rosso.

Sulla vicenda indaga la Digos che sta cercando di risalire ai responsabili di questa scritta. Il materiale raccolto dagli inquirenti sarà trasferito al dipartimento dell’antiterrorismo che aprirà un’indagine per istigazione a delinquere e imbrattamento.

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Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/Sabrina1401016/?tn-str=k*F

Scritte contro Salvini a Milano, la risposta del ministro dell’Interno

La vicenda è stata commentata da Matteo Salvini: “Niente e nessuno – dichiara il ministro – mi fermerà. Mi auguro che la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime“. Poi il vicepremier su Facebook aggiunge: “Quando un coglione scrive sparate a Salvini su un muro non è bello. Io ho smesso di ridere ma non mi spavento o cambio il mio modo di lavorare“.

Di seguito il post di Matteo Salvini su Facebook

Ennesima vergognosa minaccia. Niente e nessuno mi spaventa o mi fermerà, mi auguro che la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime.

Pubblicato da Matteo Salvini su Giovedì 24 gennaio 2019

Non è la prima volta che il ministro dell’Interno sia il protagonista di scritte sui muri assolutamente da condannare. In diverse città nei mesi scorsi sono apparsi slogan del tipo “Salvini boia“. Un clima di tensione e di odio che si sta rafforzando con il passare delle settimane.

L’ultimo episodio è avvenuto a Milano dove anarchici invitano a “non sparare a salve ma a Matteo Salvini”. Una scritta che il mondo politico condanna in maniera ferma con il vicepremier che attraverso Facebook chiede una disapprovazione anche da parte dell’opposizione. La Digos è al lavoro per cercare di risalire ai responsabili. Non sarà semplice visto che la vicenda è avvenuta di notte e molto probabilmente nessuno ha visto chi ha scritto questa frase.

fonte foto copertina https://twitter.com/lumorisi

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:40

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