La Consulta ha dichiarato “incostituzionale” l’ergastolo ostativo. Sentenza arrivata dopo quella della Corte di Strasburgo.
ROMA – L’ergastolo ostativo è ‘incostituzionale’ per la Consulta. Sentenza a sorpresa da parte della Corte Costituzionale che ha ‘sposato’ in pieno la decisione di Strasburgo sulle pene più dure per i mafiosi e i terroristi. Nelle prossime settimane, quindi, l’Italia dovrà modificare una legge tanto contestata ma anche apprezzata sia in ambito politico che civile.
Ma ora sembra essere caduto definitivamente il divieto assoluto per tutti i condannati all’ergastolo di poter accedere a permessi premio durante la detenzione. Una sentenza destinata a fare discutere ma soprattutto si attende la deposizione della motivazione.
La sentenza della Consulta
La decisione dei giudici è stata resa nota dall’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale: “La Consulta si è riunita oggi per esaminare le questioni sollevate dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale di sorveglianza di Perugia sulla legittimità dell’articolo 4 bis, comma 1“.
“In attesa del deposito della sentenza, la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 bis comma 1, nella parte in cui non prevedeva la concessione di permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere la partecipazione ad associazioni criminali e più in generale il pericolo di ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata“.
Ergastolo ostativo, cade il divieto
Con questa decisione della Consulta sembra cadere definitivamente il divieto dei permessi premio per tutti i condannati all’ergastolo ostativo. Nei giorni scorsi sulla vicenda era intervenuta anche la Corte di Strasburgo chiedendo all’Italia di modificare la legge.
Per questo nelle prossime settimane dobbiamo aspettarci un cambio della norma con l’ergastolano che può ottenere il permesso. Ma solo se non ha più collegamenti con la criminalità organizzata e il suo percorso di recupero procede secondo la tabella di marcia stabilita nei mesi precedenti.
Salvini: “Sentenza devastante”
Matteo Salvini sui social ha parlato di “sentenza devastante e cercheremo di smontarla con ogni mezzo legalmente possibile. Mi permetto di aggiungere che si tratta di una decisione diseducativa e disgustosa“.
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