Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, parla dell’importanza dell’agricoltura in Italia: presenti in riunione anche i ministri.
Intervenendo all’Assemblea generale di Confagricoltura, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato dell’importanza del mondo agricolo di oggi. Presenti in riunione anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente Confagricoltura Massimiliano Giansanti, e il ministro per la Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.
L’agricoltura, un’opportunità di benessere
“L’immane dimensione del passo in avanti, fatto in questi 75 anni che ci introduce in un altro mondo. Un mondo che le riforme e le politiche della Repubblica e quelle della Unione Europea hanno sollecitato e che le imprese agricole hanno plasmato. Dovete, dobbiamo, esserne orgogliosi!”, introduce Sergio Mattarella.
“Per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunti, per la profonda rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nei primi articoli della nostra Carta”, aggiunge ancora.
Per il Capo dello Stato, “l’agricoltura è divenuta sinonimo di opportunità e di benessere. Più – e meglio – di altri comparti economici, ha saputo disseminare modernità, uscendo da un’attività di mera sussistenza, di autoconsumo autarchico, per creare valore, divenendo vettore di internazionalizzazione dell’economia“.
Mattarella: “E’ uno dei pilastri dell’Ue”
Il Trattato di Roma del 1957, insieme alla Costituzione italiana, dimostra “l’influenza della nostra Repubblica, paese fondatore, nell’ambito del processo di integrazione europea“.
“Successivamente la politica agricola comune sarebbe stata a lungo – e continua ad essere – uno dei pilastri dell’Unione europea e garanzia per la nostra produzione agricola”, evidenzia Mattarella. Poi ne indica i punti fondamentali: “incrementare la produttività agricola, assicurando lo sviluppo razionale della produzione; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Infine, anche “assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Come si vede, accanto alle esigenze di produttività e di produzione, ci si propone di intervenire sulle condizioni dei cittadini occupati in agricoltura, residenti nelle zone rurali”.
Sulle prossime elezioni europee
Il 2024 secondo Sergio Mattarella “sarà caratterizzato da un grande esercizio di democrazia: il popolo europeo sarà chiamato a eleggere il Parlamento d’Europa, massimo organismo rappresentativo delle volontà dei cittadini del continente”.
E per farlo sarà necessaria lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza “per essere all’altezza delle sfide che ci riguardano”. Poi continua il Presidente della Repubblica: “Le strutture dell’Unione hanno bisogno di essere rafforzate in numerosi ambiti, dalla difesa all’agricoltura“.