Al termine del derby, il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, ha commentato la partita ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole.
Serie A, Milan-Inter 2-3: i rossoneri non superano l’esame derby e riconsegnano il terzo posto ai cugini. Prestazione da dimenticare per la squadra di Gattuso, che regala il primo tempo agli avversari per poi provare a rimediare nella ripresa ma sempre in malo modo
“L’Inter ha fatto molto meglio di noi nel primo tempo – ha ammesso il tecnico ai microfoni di Sky Sport – nel secondo abbiamo fatto un po’ meglio. Bisogna avere le caratteristiche giuste per fare pressione alta. Oggi abbiamo sofferto le loro imbucate, con le palle dritte ci saltavano cinque-sei giocatori. Certe volte vengo rimproverato perché attendo ma bisogna capire le caratteristiche dei giocatori che abbiamo”.
Nel corso dell’intervista, Rino si è soffermato anche sulla lite tra Kessié e Biglia: “Non deve cambiare nulla, dopo il 2-0 potevamo prendere un’imbarcata, l’Inter è una squadra molto forte. Sono contento della prestazione della squadra, sul 3-2 abbiamo avuto delle palle-gol. La cosa che fa male è l’immagine che si è vista sull’uscita di Kessie. Per me è la sconfitta più brutta. Per come vedo il calcio io è qualcosa che non ci sta. Ci vuole rispetto per tutti, non è stata una scena bella da vedere, è stata una doppia sconfitta, sia in campo che comportamentale. La responsabilità è la mia, parlerò in questi giorni”.
Derby, l’Inter vince 3-2 e scavalca il Milan
Tornando alla partita, Gattuso ha analizzato il primo gol subito, quello realizzato in apertura da Vecino: “Ci voleva una chiusura iniziale di Bakayoko, sette contro due brucia prendere una rete così. Paquetà fuori all’intervallo? Ha sentito un indurimento alla coscia. Ho parlato col dottore, era giusto dare la possibilità ad un giocatore più fresco”.
Ancora una considerazione sulla prestazione del Milan nel derby con l’Inter: “Non possiamo regalare campo agli avversari, bisogna chiudere il campo. Oggi abbiamo sbagliato sotto questo aspetto, non è stata esaltata la solidità della squadra”.