Continua il dibattito della politica italiana, con Matteo Renzi che solleva questioni sugli sprechi nel governo di Giuseppe Conte.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha sollevato questioni riguardanti gli sprechi nel governo guidato da Giuseppe Conte. Una mossa che ha scatenato un acceso dibattito politico, ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore responsabilità e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
La frecciata di Matteo Renzi
“Giuseppe Conte preferisce attaccarmi sulla mia dichiarazione dei redditi che confrontarsi su garantismo, Mes, Stati Uniti d’Europa”, scrive Matteo Renzi sul suo profilo Instagram. Sono tutti argomenti che l’ex premier ha lanciato e che “neanche conosce, mi attacca sul piano personale come fanno tutti i grillini”.
“Perché non ci parla degli sprechi del superbonus, del reddito di cittadinanza o chiarisce perché in piena pandemia ha fatto entrare l’esercito russo negli ospedali?”, chiede il leader di Italia Viva nella didascalia del post, che accompagna il video pubblicato.
“Ho una sfida per lui…”
“Lui si lamenta delle tasse che pago io, che peraltro sono molte di più di quelle che paga lui, forse perché nelle conferenze internazionali chiamano me e non lui, chissà perché”, replica Renzi al leader del Movimento 5 stelle.
Poi lancia una sfida al suo rivale: “Se lui davvero vuole parlare di relazioni internazionali io ci sto, le mie sono pubbliche, trasparenti. Conte invece può spiegarci perché in piena pandemia ha fatto entrare i soldati russi, chiamando Putin, nei nostri ospedali?”.
Riferendosi alle politiche passate di Giuseppe Conte, poi, afferma: “Ha buttato via tanti miliardi degli italiani tra Superbonus e Reddito di cittadinanza e pensa ancora che qualcuno stia lì ad ascoltarlo?”.
Renzi contro gli attacchi sulla dichiarazione dei redditi
Rispondendo a tutti gli avversari politici che lo hanno attaccato per la sua dichiarazione dei redditi, su Twitter poi Matteo Renzi ha chiosato: “Sappiate una cosa amici cari: io non mi vergogno di pagare più tasse degli altri”.
Poi ha concluso: “Ai colleghi degli altri partiti che mi attaccano dico: non è colpa mia se non invitano voi a parlare all’estero. Sono pronto a confrontarmi in qualsiasi momento con chiunque sulla politica. Chi vive di insulti e di invidia, vive con la tristezza nel cuore. Io invece preferisco ammirare che invidiare”.