Siria, l'ultimatum di Erdogan: "Sostenete i nostri sforzi o accettate i rifugiati"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Siria, l’ultimatum di Erdogan: “Sostenete i nostri sforzi o accettate i rifugiati”

Esercito

Siria, il nuovo ultimatum di Erdogan: “La comunità internazionale deve sostenere i nostri sforzi o accettare i migranti”.

ANKARA (TURCHIA) – Siria, il nuovo ultimatum di Erdogan. Attraverso i microfoni del Wall Street Journal il presidente turco ha voluto inviare un chiaro messaggio agli altri leader mondiali: “La comunità internazionale deve sostenere i nostri sforzi o iniziare ad accettare i rifugiati“. Un aut aut da parte del leader di Ankara che ha anche motivato il perché di questa sua azione.

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La Turchia – ha precisato – sta intervenendo dove altri hanno mancato di agire. I rifugiati siriani, la violenza e l’instabilità ci hanno spinto ai limiti della nostra tolleranza. Abbiamo speso 40 miliardi di dollari per offrire loro educazione, assistenza sanitaria e alloggio“.

Erdogan chiede aiuto agli altri leader

Nell’intervista non mancano le ‘frecciatine’ agli altri leader: “Purtroppo senza supporto degli altri Paesi non possiamo impedire ai rifugiati di andare in Occidente. L’offensiva in Siria è stata decisa dopo aver concluso che la comunità internazionale non avrebbe compiuto passi necessari ad affrontare questa situazione“.

Poi una rassicurazione: “Faremo di tutto per assicurarci che nessun combattente dell’Isis lasci il Nord-Est della Siria“.

Siria, gli scontri continuano. Pence ad Ankara

Mentre nell’Unione Europea si continua a discutere (le decisioni finali verranno prese giovedì n.d.r.), gli Stati Uniti sono pronti ad entrare in azione. Prevista, infatti, una visita di Mike Pence ad Ankara per cercare di trovare un accordo sulla fine di questa offensiva.

In caso di fumata nera (ipotesi molto probabile) la Casa Bianca potrebbe attuare la politica dei dazi e nel mirino ci sono anche tre ministri in carica. Si tratta del titolare della Difesa Hulusi Akar, di quello dell’Interno Suleyman Soylu e dell’Energia Fatih Donmez. Il primo e l’ultimo ministero sono nel loro insieme presi di mira dalle sanzioni americane.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/RTErdogan/

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ultimo aggiornamento: 30 Maggio 2020 12:12

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