Sparatoria a Napoli, il presunto sicario si difende davanti al Gip. Spunta una super-testimone che avrebbe memorizzato la targa del mezzo usato per la fuga.
Continuano le indagini sulla sparatoria a Napoli, dove sono rimasti feriti un pregiudicato, una bambina di quattro anni, la piccola Noemi, e la nonna della bimba.
Sparatoria a Napoli, due arresti
Una settimana dopo la sparatoria le autorità hanno arrestato due fratelli, uno accusato di aver fatto fuoco tra la folla e di aver ferito tre persone, il secondo invece accusato di aver garantito e agevolato la fuga del fratello-sicario.
L’interrogatorio a carico dell’uomo sospettato di aver sparato tra la folla ferendo tre persone tra cui Noemi, una bimba di appena quattro anni
Nella giornata dell’undici maggio l’uomo accusato di aver sparato è stato ascoltato dagli inquirenti e si è difeso negando di essere il sicario che ha sparato nel cuore di Napoli ferendo un pregiudicato e rischiando di uccidere una bambina di quattro anni.
Spunta una super-testimone che avrebbe visto e memorizzato la targa del mezzo sul quale sono fuggiti i sicari dopo l’agguato
Stando a quanto emerso proprio nelle ultime ore, il caso potrebbe avere nuovi importanti sviluppi. Sembra infatti che una testimone abbia visto e memorizzato la targa del mezzo sul quale sono fuggiti i due sicari dopo la sparatoria.
Sparatoria a Napoli, le condizioni della piccola Noemi
Le buone notizie arrivano fortunatamente dalle condizioni di Noemi. Ricoverata in condizioni gravissime a causa di una ferita d’arma da fuoco, la piccola ha iniziato a respirare in maniera autonoma e ha ripreso conoscenza dopo che i medici hanno deciso, seguendo il piano clinico, di abbassare la dose di sedativi. Stando all’ultimo bollettino la piccola non sarebbe ancora del tutto fuori pericolo, mal’andamento del quadro è sicuramente positivo.