Emergenza coronavirus, il ministro della Salute Roberto Speranza è fiducioso: “Dopo l’inverno vedremo la luce”.
Intervenuto ai microfoni de la Repubblica, il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus, sulla ripresa della scuola e sul vaccino.
Coronavirus, Speranza: “Dopo l’autunno e l’inverno vedremo la luce”
Nel corso della sua intervista a la Repubblica, Speranza ha ribadito le regole essenziali di questa fase di convivenza con il Coronavirus. Lavare le mani, distanza e mascherine. Ma non sarà sempre così.
“Dobbiamo ancora mantenere il distanziamento, portare le mascherine, lavarci le mani, ma non è per sempre: dopo l’autunno e l’inverno vedremo la luce”.
![Roberto Speranza](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2020/07/IM_Roberto_Speranza.jpg)
La corsa al vaccino
Il ministro della Salute ha parlato anche del vaccino AstraZeneca, che dopo lo stop per una anomalia in un volontario, ha annunciato la ripresa dei test. Si è trattato quindi di uno stop molto rapido, durato solo pochi giorni e che quindi non ha intaccato in maniera significativa la tabella di marcia e il programma previsto.
“una buona notizia, il caso anomalo riscontrato non era legato al vaccino. Come Unione europea stiamo comprando un pacchetto 6+1, quello di AstraZeneca è uno dei sei ed è in fase più avanzata. Ci sono anche gli altri però. E stanno per arrivare cure innovative: a Siena il professor Rino Rappuoli sta facendo un lavoro straordinario sugli anticorpi monoclonali da cui verranno fuori farmaci efficaci”.
![Roberto Speranza](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2020/06/IM_Roberto_Speranza_Camera.jpg)
Speranza sulla riapertura della scuola: “Abbiamo fatto più che negli altri Paesi europei”
Inevitabile un commento sulla riapertura delle scuole.
“Abbiamo lavorato con Regioni, Province e Comuni a partire dal documento sulla gestione dei casi Covid, approvato all’unanimità. Abbiamo fatto più che negli altri Paesi europei. Nessuno pensa che la situazione sia perfetta, non abbiamo la bacchetta magica e i problemi della scuola italiana non nascono col Covid. Ma ci sono risorse senza precedenti, stiamo provando a investire sul personale scolastico e sulle attrezzature, forniremo 11 milioni di mascherine al giorno a tutti gratuitamente“.