Stretta per i turisti russi: bloccate le frontiere in Europa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stretta per i turisti russi: bloccate le frontiere in Europa

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Viaggiare in Europa sarà ancora più complicato adesso per i cittadini della Russia. Ulteriori strette da parte della Polonia e gli Stati baltici.

Dal 19 settembre, da parte della Polonia e degli Stati baltici, avverrà definitivamente la stretta che bloccherà qualsiasi frontiera in Europa per i cittadini russi. I capi del governo di Estonia, Lettonia, Lituania e Varsavia hanno chiaramente citato: “viaggiare nell’Unione europea è un privilegio, non un diritto umano!”. Sostengono inaccettabile dare la possibilità di viaggiare liberamente nell’Ue ai cittadini della nazione che li sta aggredendo.

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Il blocco delle frontiere europee

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky preme da settimane per eliminare qualsiasi possibilità di entrare in Europa a tutti i russi. E’ evidente che questa voglia essere la rivendicazione per aver subito attacchi da parte di Putin da ormai sei mesi. Ad oggi il divieto in vigore riguarda solo quello sui voli da e per la Russia, ma l’Ue vuole rendere ancora più difficile il passaggio nella propria terra bloccando ulteriormente le frontiere.

Come poter arrivare in Europa?

Fino ad ora molti turisti si spostavano via terra per raggiungere le zone europee, ma con la nuova stretta che si intende ufficializzare il 19 settembre la missione si complica. Non solo le vie per viaggiare saranno ristrette, ma per farlo i costi aumenteranno esponenzialmente incitando i viaggiatori a declinare.

Una delle uniche mete da poter raggiungere e sfruttare come intermediario tra Russia e Europa sarà la Turchia: anche in questo caso, però, le tasche dei cittadini russi non saranno molto felici di optare per questa decisione. Recentemente i ministri degli Esteri dell’Ue hanno raggiunto un accordo sulla sospensione di un accordo del 2007 con Mosca, facilitando il rilascio dei visti e rendendo quindi la pratica più difficile e costosa.

I premieri dei quattro Paesi hanno dichiarato: “Tra i cittadini russi che entrano nell’area Schengen, ci sono persone che arrivano con l’obiettivo di minare la sicurezza dei nostri Paesi, in quanto tre quarti dei cittadini russi sostengono la guerra di aggressione della Russia in Ucraina”. In queste parole si deduce che ci sia paura nei confronti di coloro che vengono visti tutti indistintamente come probabili nemici. Il dovere di proteggere il proprio Paese rende l’Europa ostile e scettica verso la nazione che continua a fare guerra.

Nonostante ciò, i quattro Paesi si mostrano comprensivi sulla possibilità di valutare delle eccezioni legittime concordate riguardo l’accesso in Europa. “Sosteniamo pienamente la necessità di continuare a sostenere gli oppositori del regime di Putin e di offrire loro la possibilità di lasciare la Russia”.

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ultimo aggiornamento: 8 Settembre 2022 17:53

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