Superbonus: come cambierà con il Governo Meloni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Superbonus: come cambierà con il Governo Meloni

Giorgia Meloni

Il nuovo Governo a guida Meloni intende modificare il Superbonus del Governo Draghi. L’idea è quello di concentrare l’incentivo sulla prima casa o sul reddito.

Oltre alla misura per ridurre il caro bollette, una delle prime manovre del nuovo Governo Meloni potrebbe essere quella di rivedere il superbonus, non cancellarlo del tutto ma modificarlo. Già il governo Draghi uscente ha apportato delle modifiche a questa misura nella legge di bilancio 2022. Le modifiche vedono lo stop alla misura nel 2023 per le villette unifamiliari e gli immobili autonomi e la progressiva riduzione dell’incentivo anche per i condomìni. In questo caso la detrazione resterà del 110% nel 2023, per poi scendere al 70% nel 2024 e al 65% per il 2025.

Giorgia Meloni

Le modifiche del Governo Meloni al superbonus 110%

Su come il nuovo esecutivo vorrà modificare la misura ancora non è dato saperlo, male dichiarazione della leader di Fratelli d’Italia possono dare alcune indicazioni importanti per capire come potrebbe essere modificato: “E’ una misura che va rivista, uniformando il sistema delle agevolazioni sull’edilizia. Lo indirizzerei verso la prima casa, ma bisogna senza dubbio tutelare gli esodati del 110%. A chi ha iniziato i lavori non si possono modificare le norme. Dobbiamo rivedere la misura del superbonus, riordinando le agevolazioni edilizie, perché l’entità non deve superare l’80% e si deve dare la priorità alla prima casa, bisogna fare controlli, ma soprattutto vanno salvati gli ‘esodati’ del superbonus, accompagnando alla scadenza l’attuale formulazione, non prevedendo nessuna modifica per chi ha iniziato i lavori”. 

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Le dichiarazioni di Giorgia Meloni quindi lasciano intendere che le agevolazioni potrebbero essere indirizzate esclusivamente alle prime case, o per le seconde case, ma con un’agevolazione inferiore. L’altra ipotesi presa in considerazione è quella di unire il bonus al reddito di chi lo richiede, ma qui le criticità sarebbero maggiori. In ogni caso si va verso la strada di ridurre l’agevolazione, sembrerebbe di circa il 60%-80%, rendendola però permanente. Una delle sfide del nuovo governo però sarò quella di adottare la misura tenendo però sempre un occhio ai conti, come sostiene Andrea de Bertoldi, senatore di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione finanze: “Sarà necessario garantire la conclusione dei lavori in esecuzione monitorando però la sostenibilità finanziaria anche per evitare la corsa ai prezzi che si è verificata per l’eccessivo importo della detrazione, che ha deresponsabilizzato sul prezzo i consumatori ed incentivato l’inflazione”.

 

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ultimo aggiornamento: 4 Ottobre 2022 10:34

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