Il macigno della tassa di successione per gli eredi di Lee Kun-hee. Per la famiglia del fondatore di Samsung un conto da 12 miliardi.
ROMA -Il macigno della tassa di successione per gli eredi di Lee Kun-hee. La famiglia del fondatore di Samsung deve fare i conti con una cifra da 12 miliardi di dollari per completare i passaggi e prendere in mano l’azienda. Secondo quanto riportato da La Repubblica che cita i dati dell’Ocse, la Corea del Sud è infatti il Paese con la tassazione maggiore al mondo in questi passaggi, pari a circa il 60% del patrimonio.
La famiglia sta ragionando su come rispettare il pagamento e, come precisato dal Financial Times, la cifra monstre potrebbe essere dilazionata in cinque anni, con le azioni di Samsung che potrebbero diventare una garanzia.
Samsung una delle aziende più importanti a conduzione familiare
La famiglia, comunque, non sembra essere intenzionata a fare passi indietro. L’azienda, infatti, è una delle più importanti a condizioni familiari ed è la prima al mondo di smartphone e chip di memoria, con il fatturato che è diventato un quinto del Pil della Corea del Sud.
Negli ultimi anni alla guida della multinazionale c’è stato il figlio Lee Jea-Young, finito, però, lo scorso gennaio in uno scandalo di corruzione.
La tassa di successione
Nei prossimi giorni la famiglia Lee dovrà risolvere la questione tassa di successione dopo la scomparsa del fondatore. La cifra di 12 milioni di dollari potrebbe essere divisa in cinque anni, con le azioni della Samsung destinate ad essere una garanzia per il futuro.
Si tratta di un passaggio fondamentale per mantenere in possesso la multinazionale e non rischiare, dopo anni di impegno da parte della famiglia, di vendere l’azienda. Nei prossimi giorni ci saranno importanti novità e i dettagli verranno dati solamente a trattativa conclusa.