La terra torna a tremare a Catania. Alle 2.44 una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 ha investito la zona di Linguaglossa. E’ seguita una replica di 3.1.
CATANIA – Paura nella notte tra venerdì e sabato nella Sicilia Orientale. Poco prima delle tre, infatti, la terra ha tremato in più di una circostanza.
La scossa più forte
Alle 2.44 i sismografi hanno registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.3. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a meno di 1 km di profondità ed epicentro 5 km a sudovest di Linguaglossa. Fortunatamente, al momento non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.
Le altre scosse
A dieci minuti di distanza (ore 2.54) è seguita una replica di magnitudo 3.1, con stesso epicentro e a una profondità di 2 chilometri. In precedenza, alle 2.13, un’altra scossa di terremoto di magnitudo 2.4 aveva interessato la zona di Piedimonte Etneo.
Lo sciame sismico
Da mesi, la provincia di Catania è interessata da una importante attività sismica collegata in buona parte dalle eruzioni dell’Etna. Il 26 dicembre scorso, sempre nel cuore della notte, la scossa di terremoto più importante con magnitudo 4.8 con epicentro tra i comuni di Viagrande e Trecastagni. Diversi danni, in particolare alle strutture ecclesiastiche: a Pennisi è crollata la statua del santo protettore dei terremoti. Si contarono una decina di feriti. Precauzionalmente, le autorità chiusero l’Aeroporto di Catania e un tratto della A18, tra i caselli di Acireale e Giarre.