Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è atteso in Comune per firmare il ‘Patto per Torino’, per risanare le casse comunali.
Il premier Draghi è atteso a Torino per firmare il patto per la città. Si prevede l’iniezione di ben 1,1 miliardi di euro in 20 anni, con un boost iniziale di 70 milioni in quest’anno. La cerimonia si terrà alle 15 in Sala Rossa, con il sindaco Stefano Lo Russo e con il governatore del Piemonte Alberto Cirio. Dopo, il premier andrà alla Nuvola Lavazza, quartier generale dell’azienda che è stata esempio di rigenerazione urbana.
Si prevedono alcune proteste in città. Questo è quanto annunciato dai presidi di Rifondazione Comunista, nonché Italexit di Gianluigi Paragone e i tassisti. In seguito al corteo tenutosi ieri, che ha bloccato completamente la tangenziale, questa mattina ci sono state duecento auto bianche bloccate a Piazza Vittorio per protestare il caro benzina. Le forze dell’ordine si sono scontrate con i No Green Pass, che erano circa un centinaio.
Questo incontro che si terrà al comune segue il piano nazionale volto a risanare le casse dei comuni più grandi d’Italia. Il primo punto di tale piano è stato il Patto per Napoli, firmato da Draghi con il sindaco Manfredi. Le risorse del Pnrr vanno usate in modo intelligente, e il modo di farlo progettato dal Governo Draghi è il seguente: investire i fondi del Pnrr per le maggiori città italiane.
Come verranno investiti i soldi per Torino?
La maggior parte del denaro sarà investito per la rivoluzione verde, nonché per la transizione ecologica. Ma non solo: ci saranno interventi di coesione e inclusione sociale, fondamentali per la crescita della città. C’è altro: Torino riceverà ben 43,7 milioni per riqualificare a livello di edilizia e di ambiente alcuni quartieri. Altri 30 milioni saranno usati per i comuni dell’area metropolitana di Torino ad alta tensione abitativa.