Si tratta per la cessione del Milan: Ricketts allo scoperto ma non sono i soli
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gazzetta dello Sport, i Ricketts allo scoperto ma in vantaggio ci sarebbe un altro americano

Casa Milan

Cessione Milan nel 2018? Si sommano gli indizi. I Ricketts escono allo scoperto ma non sarebbero i primi interlocutori di Yonghong Li.

Cessione Milan, si riaprono le danze! Sembra passata un’eternità dai caldi mesi della cessione del Milan ai cinesi da parte di Silvio Berlusconi. Il via vai di gente nella splendida villa di Arcore, potenziali acquirenti più o meno affidabili, poi la svolta e l’arrivo del semi-sconosciuto Yonghong Li, uno che per i colori rossoneri ha investito comunque quasi un miliardo di euro. Poi si è fatto i conti in tasca e ha capito che forse era meglio tirare il freno.

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Cessione Milan 2018, spuntano i Ricketts ma non sono i soli interessati all’acquisto del club rossonero

Crollato l’ottimismo per quanto riguarda il rifinanziamento del debito contratto con il Fondo Elliott, il presidente rossonero ha deciso di inserire in società un nuovo investitore, destinato con ogni probabilità a rilevare la maggioranza del club. Non è chiaro se questo possa accadere già nelle prossime settimane oppure se la cessione del Milan si svolgerà in due tappe: la prima prevede l’ingresso in società come socio di minoranza, la seconda prevederebbe invece l’acquisizione del pacchetto di maggioranza e dunque la presidenza.

Cessione Milan, Ross in pole position?

A sorpresa, come un fulmine a ciel sereno, nel giorno in cui Yonghong Li ha deciso di non versare i trentadue milioni richiesti per l’aumento di capitale, la famiglia Ricketts è uscita allo scoperto rivelando il proprio interesse per i rossoneri. La trattativa per l’ingresso in società sarebbe in stato avanzato e proprio a loro toccherebbe rendere al Fondo Elliott i famosi trentadue milioni di cui sopra. Poi verrà anche il momento dei trecento milioni del debito, ma questa è un’altra storia.

Stando a quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, però, i Ricketts non sarebbero gli unici acquirenti interessati, anzi, al momento non sarebbero neanche i favoriti per l’ingresso in società. Secondo la rosea ci sarebbero infatti altri due interlocutori americani e al momento in vantaggio ci sarebbe la candidatura curata dalla Goldman Sachs, la banca d’affari cui si era rivolto Stephen Ross, indicato fino a qualche settimana fa come probabile erede di Yonghong Li alla guida del Milan.

Stephen Ross
Fonte foto: https://www.facebook.com/ilovecalcio/

Aumento di capitale, Milan verso il Fondo Elliott

Al momento l’unica certezza è che entro il 10 luglio qualcuno dovrà rendere i trentadue milioni al Fondo Elliott: potrebbe essere Yonghong Li, che in questo modo si terrebbe stretta la sua carica di presidente del Milan, o potrebbe essere un nuovo socio. Se invece non dovesse pagare nessuno, i rossoneri passerebbero nelle mani del fondo di Paul Singer e a quel punto sarebbe lui a scegliere il candidato giusto per la presidenza rossonera.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ilovecalcio/

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ultimo aggiornamento: 23 Giugno 2018 10:58

Milan, futuro a stelle e strisce: da Elliott a Ricketts?

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