Tutto pronto per il referendum del 12 Giugno: chi voterà Sì e chi No. La posizione dei partiti al riguardo.
Il 12 Giugno sarà la data deputata per il nuovo referendum sulla giustizia. Per cosa si voterà nello specifico? I cinque punti comprenderanno: la neutrale valutazione dei magistrati, la separazione delle competenze tra pm e giudici, l’abolizione della legge Severino, i limiti agli eccessi, relativi agli abusi della custodia cautelare, per finire con la riforma del Csm.
Si è trattato di una campagna piuttosto dilatata e non priva di battute d’arresto. Parecchi sono stati anche i partiti che hanno optato per una raccolta firme, come la Lega e il Partito radicale. La maggior parte dei gruppi però, si è risolta nel militare tra le file nette e decise del sì o del no radicali.
A prendere quest’ultima decisione sono stati i partiti maggioritari, eredi di un grande impatto, sulle sorti del Paese. Dal Partito Democratico a Forza Italia, fino al Movimento 5 Stelle.
Il Sì di Forza Italia e Lega
Forza Italia e Lega paiono irremovibili al riguardo: i due partiti voteranno Sì al referendum di giustizia.
Non poteva essere diversamente per la Lega, rappresentante la prima realtà a voler spronare l’istituzione stessa del referendum.
Ad appoggiare l’esigenza della Lega, anche Forza Italia di Silvio Berlusconi. L’ex premier, in uno degli ultimi discorsi a Napoli, ha sottolineato l’estrema necessità di questo referendum, invitando tutti i sostenitori, a recarsi alle urne.
Secondo Berlusconi, referendum di questo tipo appaiono “fondamentali” per inaugurare “percorsi riformatori”. Durante lo stesso discorso di Napoli, Berlusconi non ha mancato di accusare, più volte, le azioni della magistratura italiana.
Il No del Movimento Cinque Stelle
L’esclusivo grande partito che voterà No al referendum, sarà il Movimento 5 Stelle. Per Giuseppe Conte, le dinamiche di questo evento elettorale “offrono una visione parziale e sicuramente sono inidonei a migliorare il servizio”.