Tutto quello che c’è da sapere sui vaccini anti-Covid: dalla loro efficacia alla durata della protezione.
ROMA – I vaccini anti-Covid continuano a far discutere in tutto il mondo sulla loro efficacia e sicurezza. Con questo articolo proviamo a fare il punto della situazione e a rispondere ad alcune domande degli italiani.
Vaccini anti-Covid, cosa c’è da sapere
Di seguito tutto quello che c’è da sapere sui vaccini per combattere il coronavirus.
Composizione dei vaccini
Composizione diversa per i vaccini. Pfizer e Moderna sono molto simili con dosi a Rna messaggero. Quello di AstraZeneca, invece, utilizza il metodo virale.
I vaccini approvati e quelli da approvare
Nella prima fase delle vaccinazioni a disposizione dell’Unione Europea ci sono i vaccini di Pfizer e Moderna. Ma tra i farmaci approvati anche tre cinesi e due russi. Subito dopo toccherà ad AstraZeneca e Johnson&Johnson. Restano dubbi su Sanofi.
Efficacia dei vaccini
Sull’efficacia e la durata della protezione dei vaccini non si hanno certezze. Possibili anticorpi per 6-9 mesi. Per questo non si esclude la possibilità di somministrare le dosi ogni anni.
Protezione da sintomi o contagio
Anche su questo non si hanno certezze. Moderna sembra proteggere da entrambi, mentre su Pfizer non si hanno conferme. Gli approfondimenti potrebbero dare ulteriori certezze su questo.
Le dosi all’Italia
A disposizione dell’Italia entro marzo 2022 ci saranno 202 milioni di dosi, un numero che consentirà di finire la campagna di vaccinazione entro ottobre 2021.
La campagna di vaccinazione italiana
Sulla campagna di vaccinazione italiana le fasi sembrerebbero essere due. Nel primo trimestre (al massimo entro aprile n.d.r.) dovrebbero essere sottoposti alla somministrazione operatori sanitari, anziani ospiti delle Rsa e over 80. Subito dopo toccherà agli altri.
Ritorno alla normalità entro il prossimo autunno
Il ritorno alla normalità, se i piani saranno rispettati, potrebbe avvenire il prossimo autunno con l’immunità di gregge. Ma non si esclude un possibile anticipo in estate, visto che le temperature frenano la crescita dei contagi.
