Vaccini Omicron: via libera dall'Ema
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Direttore: Alessandro Plateroti

Vaccini Omicron: via libera dall’Ema

vaccino Covid

L’agenzia europea del farmaco dà l’ok a Pfizer e Moderna.

L’Ema, l’agenzia europea del farmaco ha dato il via libera ai primi vaccini anti-Covid aggiornati a Omicron delle case farmaceutiche Pfizer-BioNTech e Moderna. L’agenzia ha raccomandato di autorizzare due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro Covid. Si tratta del vaccino Comirnaty, bivalente e mirato a coprire il ceppo originario del virus e Omicron 1, e del vaccino Spikevax, bivalente e anch’esso mirato a ceppo originario e Omicron BA.1

Questi due vaccini possono essere usati da persone al di sopra dei 12 anni che hanno ricevuto almeno il ciclo primario contro il Covid. Si tratta di dosi booster. Ma l’Ema ci tiene a sottolineare che i vaccini originali contro il Covid restano efficaci per prevenire malattie gravi, ospedalizzazioni e decessi e quindi “continueranno a essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’Ue, in particolare per le vaccinazioni primarie”.

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Vaccino Covid
Vaccino Covid

L’Ue vuole avere a disposizione più vaccini contro le varianti

L’Ema lascia alle autorità dei singoli stati decidere chi deve ricevere quale vaccino “tenendo conto di fattori quali i tassi di infezione e ospedalizzazione, il rischio per le popolazioni vulnerabili, la copertura vaccinale e la disponibilità di vaccini”. Nel frattempo è in corso la valutazione di uno dei prodotti scudo bivalenti adattati per le sottovarianti Omicron 4-5.

I nuovi vaccini aiutano ad avere una protezione ottimale contro le varianti mentre il virus si evolve. Gli studi hanno dimostrato che questi bivalenti possono innescare forti risposte immunitarie sia contro l’originale che contro la sottovariante BA1. Gli effetti collaterali restano simili a quelli registrati per i vaccini originali.

“Con l’evolversi della pandemia, la strategia dell’Ue è quella di disporre di un’ampia gamma di vaccini adattati destinati a diverse varianti di Sars-CoV-2, in modo che gli Stati membri abbiano una pluralità di opzioni per soddisfare le loro esigenze quando progettano le loro strategie di vaccinazione”,spiega l’Agenzia europea del farmaco. “Questo è un elemento chiave nella strategia generale per combattere la pandemia – argomenta l’ente regolatorio – in quanto non è possibile prevedere come si evolverà il virus in futuro e quali varianti circoleranno questo inverno”. Per questo motivo sono in fase di analisi altri vaccini adattati ad altre sottovarianti.

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ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2022 9:59

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