Vincenzo De Luca e l’ex premier Matteo Renzi uniscono le forze in una critica comune contro il Partito Democratico.
Invitato nel lussuoso Hotel Romeo di Napoli dal leader di Italia Via, Matteo Renzi, il presidente della Campania Vincenzo De Luca si ritrova a parlare ancora una volta del Partito Democratico. O meglio, contro il partito. Una sfilza di critiche in un momento di tensione interna per il Pd, con un focus particolare sulla figura di Elly Schlein.
La stoccata di De Luca contro Schlein
Sempre sul punto di guerra come è suo solito fare, Vincenzo De Luca torna all’attacco dei dem esprimendo il suo disappunto verso la nuova classe dirigente del partito. Il presidente campano definisce Elly Schlein come “arte povera, sacchi di juta”.
La polemica però tocca anche tutto il Pd nel suo complesso, per quanto riguarda i diritti civili. Il partito avrebbe affrontato il tema in maniera “sgangherata”, rompendo con il mondo cattolico. Secondo De Luca, la segretaria dem non avrebbe un profilo credibile, ma è grazie a lui che “ogni tanto il Pd vince”.
L’asse con Matteo Renzi
Matteo Renzi ha creato un’asse con Vincenzo De Luca, che potrebbe avere ripercussioni durature. Commentando l’ipotesi di avere come leader del Pd Maurizio Landini, il leader di Italia Viva dichiara: “Stanno messi male”.
Sulla stessa linea d’onda, d’altronde, si trova il presidente della Campania che ne ha una per tutti. Sotto il suo mirino c’è anche il governo che non meriterebbe “una medaglia al valore”. Tuttavia, Giorgia Meloni è dotata di “un’intelligenza e capacità comunicativa”, mentre il ministro Giorgetti possiede “competenze per rispondere a esigenze reali dell’economia”.
Per De Luca, invece, Crosetto – sotto la bufera delle critiche – “è una persona per bene”. Definisce Raffaele Fitto come “un prete spretato”, per “non aver sbloccato 23 milioni dei Fondi di coesione destinati alla Campania”. Per il Movimento 5 Stelle, “se si apre un varco e ci sono le condizioni per un alleanza…” tutto è possibile.