Vincenzo De Luca si scaglia contro gli allievi “cafoni” del Pd, poi lascia spazio alla possibilità di candidarsi alla segreteria del partito.
Elly Schlein chiama a raccolta i “vecchi” del Partito Democratico, per l’iniziativa del partito sull’Europa, circondandosi di Prodi, Gentiloni, Letta e Rosy Bindi. Ma intanto il ciclone di Vincenzo De Luca si abbatte sulla segreteria dem con una notizia che gela il sangue: su una possibile leadership al Pd, “non escludiamo niente”.
Schlein si circonda dei vecchi del Pd
Citata dal Corriere della Sera, la segretaria Pd Elly Schlein fa sapere di essersi coalizzata con i “grandi” del partito per il grande evento. Il quotidiano spiega che la leader dem ha voluto Romano Prodi, “che non solo ha partecipato all’iniziativa del Pd sull’Europa, ma le ha anche dato la sua ‘benedizione’ come futura federatrice del centrosinistra”.
Poi è stato scelto anche Paolo Gentiloni, che viene visto dal Nazareno come il possibile “post-Schlein”. Poi Enrico Letta, che si è offerto di prendere la guida del Pd, e infine Rosy Bindi, “perché una donna tra tanti uomini ci voleva”, spiega il Corriere della Sera.
Lei, comunque, “ha quell’appeal nel mondo pacifista e molto di sinistra che il Pd ha un po’ perso”, oltre al fatto che Bindi è stata “una delle poche (forse l’unica) che nel Partito democratico, esattamente come Elly Schlein, si è fatta strada senza seguire la via della altre donne: quella della cooptazione“.
De Luca duro contro Schlein: “Una cafoneria”
Vincenzo De Luca, dopo la stoccata contro Elly Schlein, torna a tuonare contro tutto il Pd. Intervenuto sabato 16 dicembre a Omnibus, su La7, il presidente della Regione Campania parla dei suoi rapporti con la segretaria dem: “Nessun rapporto. Non ho la fortuna di godere di intimità particolari con l’onorevole Elly Schlein, anche perché i suoi allievi campani sono protagonisti di atteggiamenti di volgarità, di cafoneria e di stupidità politica a livelli inimmaginabili”.
“L’onorevole Schlein non può fare Alice nel paese delle meraviglie, deve parlare, fare nomi e cognomi, e deve soprattutto fare uno sforzo di conoscenza rispetto al sacrificio, al lavoro, alla mutilazione di vita che ha comportato per qualcuno di noi l’impegno politico e istituzionale“, aggiunge intervistato da Gaia Tortora.
L’ipotesi segreteria Pd: “Non lo escludo”
Dopo la prima frecciata che Vincenzo De Luca non poteva lasciarsi sfuggire, lancia la bomba ipotizzando una sua possibile candidatura come nuovo segretario del Pd. “Io segretario del Pd? Quante volte ci ho pensato, ma la propensione al masochismo non è arrivata fino a questo punto, mi sono fermato a metà strada. Ma non escludiamo niente“, confessa.
Poi il governatore campano ha aggiunto: “Siamo impegnati in un lavoro di governo importante in quella che è la frontiera politica credo più complicata d’Italia. Sfiderei tutti a venire a governare qui a Napoli, a fare i conti con comitati, sottocomitati, liste di lotta, figli di buona donna e compagnia bella. E’ una battaglia complicata, ma è una sfida”.