Il caso di Miguel Duarte, sotto processo in Italia, sarebbe stato discusso a margine del Consiglio europeo. Il 26enne portoghese deve rispondere di un’accusa pesante.
BRUXELLES – A margine del Consiglio europeo, c’è stato un colloquio informale tra il premier Conte e l’omologo portoghese Antonio Costa riguardante la vicenda di Miguel Duarte. Il 26enne è sotto processo in Italia da circa un anno.
Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Miguel Duarte, laureando in fisica, si era imbarcato come volontario sulla Iuventa, imbarcazione della ong tedesca Jugend Rettet, mosso dalla voglia di salvare i migranti nel Mediterraneo. La nave è stata fermata dalle autorità italiane e il giovane lusitano rischia – secondo i media del Portogallo – fino a 20 anni di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Scontro tra Conte e Costa?
Secondo alcune indiscrezioni, il confronto tra Conte e Costa sarebbe stato acceso. Fonti di Palazzo Chigi, invece, smentiscono una tale ricostruzione dei fatti. Il premier portoghese ha chiesto alcune informazioni sulla vicenda di Miguel Duarte e il capo del governo italiano ha dato alcune risposte generiche anche perché – sottolineano le stesse fonti – in Italia la magistratura è indipendente e non è possibile alcuna interferenza dell’esecutivo. Peraltro, il Portogallo – insieme alla Spagna – è uno dei pochi alleati dell’Italia contro la procedura d’infrazione che la Commissione Ue vorrebbe applicare a Roma.
Campagna in Portogallo
La vicenda di Miguel Duarte è seguitissima in Portogallo. Il caso è sulle prime pagine dei giornali da mesi. In terra lusitana si svolge da tempo una campagna in difesa del volontario, all’insegna del motto “Salvare vite non è un crimine“.