Coronavirus, Zingaretti sulla fase 2: "Il primo giugno mi sembra lontano..."
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Zingaretti, ‘Aiuti arrivino presto nelle tasche degli italiani’

Nicola Zingaretti

Emergenza coronavirus, Nicola Zingaretti sulla fase 2: “Errori possono esserci stati, ma sono infinitamente minori rispetto allo sforzo virtuoso attuato”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il Segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti ha parlato dell’azione del governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

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Coronavirus, Zingaretti sulla fase 2: “La data del 1 giugno mi pare lontana”

Nella prima parte della sua intervista al CorSera Zingaretti ha parlato inevitabilmente della fase 2 e delle polemiche che hanno accompagnato l’annuncio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Gli italiani hanno reagito alle regole indicate dal governo per il lockdown mostrando una maturità e un rigore straordinari; questo consegna al nostro Paese una forza immensa. Ora qualsiasi scelta sui tempi di riapertura deve essere orientata a limitare al massimo la recrudescenza di una diffusione che probabilmente ci sarà, ma che va tenuta sotto controllo, con il costante supporto della scienza. Mi permetto di suggerire al governo di affidarsi alle curve epidemiche per riavviare le attività di alcune categorie, come ristoranti, bar o, in generale, il commercio. Verificando anche la data del primo giugno che mi pare molto lontana“.

Nicola Zingaretti
Db Milano 10/01/2020 – convegno “Nord Face. Lavoro sviluppo ambiente: il Nord per l’Italia” / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Nicola Zingaretti

Le critiche mosse dal mondo dell’economia

Zingaretti ha parlato anche delle accuse mosse al governo dal mondo dell’industria e da quello delle aziende.

“Sin dal primo momento ho creduto nella necessità dell’ascolto di tutti, sia forze sociali che opposizione. Va detto, tuttavia, che mai si sono realizzate in Italia una serie di manovre in deficit come quelle messe in campo dall’attuale governo per sostenere non solo chi è entrato in cassa integrazione o non ha reddito, ma anche la ripresa delle attività industriali ed economiche. Parliamo di circa 750 miliardi. Errori possono esserci stati, ma sono infinitamente minori rispetto allo sforzo virtuoso attuato. La verità è che ci siamo trovati di fronte a qualcosa di sconosciuto, improvviso, invisibile e letale. Ora però ci sono tutte le condizioni affinché il Paese apra una nuova fase”.

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Emergenza coronavirus, Zingaretti assicura: “Ogni decisione rilevante è stata assunta collegialmente dalla maggioranza di governo”

Spostandosi sul piano della politica, Nicola Zingaretti ha parlato del rapporto tra i tecnici e il governo. Molti hanno puntato il dito contro il premier Conte, accusandolo di aver dato troppo spazio ai tecnici.

“In questi anni si è cercato da più parti di delegittimare la politica e la stessa funzione dei partiti democratici, in nome dei tecnici. Oggi si criticano i tecnici, in quanto la politica sarebbe troppo debole. Le garantisco un fatto: ogni decisione rilevante e di indirizzo è stata assunta collegialmente dalla maggioranza e dal governo. E per me sarebbe auspicabile, se ci fossero le condizioni, un coinvolgimento sull’emergenza anche maggiore delle opposizioni. I tecnici hanno il compito, in questa fase, di aiutare sul piano organizzativo, statistico, scientifico, dando un quadro il più realistico possibile dello sviluppo della situazione”.

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ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2020 15:14

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