Il 15 novembre 1998 il nuovo Milan di Zaccheroni va a Bari per il posticipo della 9/a giornata di campionato. Mancini salva tutto e Weah sbatte sul palo per un pareggio che non soddisfa Zaccheroni.
Il Milan reduce da due stagioni fallimentari si affida alla nuova gestione di Alberto Zaccheroni, tecnico emergente che ha fatto benissimo all’Udinese, dalla quale arrivano in rossonero Bierhoff e Helveg. Ai nastri di partenza del campionato 1998/99 il Diavolo non viene accreditato di grandi favori: i campioni in carica della Juventus, l’Inter di Simoni e la Lazio di Eriksson sembrano avere qualcosa in più delle altre formazioni.
Tra alti e bassi
Il campionato di Maldini e compagni inizia con la gara interna contro il Bologna: il 3 a 0 firmato Bierhoff (doppietta) e Leonardo fa ben sperare il popolo accorso a San Siro. La vittoria di Salerno dà ulteriori convinzioni agli uomini di Zaccheroni. Poi, però, il Milan incappa in un brutto ko interno contro la Fiorentina dello scatenato Batistuta. Il successo a Venezia non trova seguito a Cagliari, dove un’altra incertezza di Lehmann costa al Milan un’altra sconfitta. Il bel 3-2 alla Roma dà nuovo vigore ai rossoneri, fermati una settimana più tardi a Piacenza (1-1). Il derby successivo è spettacolare e vibrante: 2-2 a un punto a testa. Un andamento che mette il Diavolo dietro alle primissime posizioni.
15 novembre, rossoneri al “San Nicola”
Così, il 15 novembre 1998, il Milan vola a Bari per il posticipo. Queste le scelte di Fascetti e Zaccheroni:
BARI: Mancini, De Rosa, Innocenti, Garzya, De Ascentis, Zambrotta, Marcolini, Andersson, Bressan, Osmanovski, Masinga.
MILAN: S. Rossi, Sala, Costacurta, Maldini, Helveg, Albertini, Boban, Ziege, Bierhoff, Weah, Ganz.
Palo e portiere miracoloso
Zaccheroni sceglie la qualità e mette Boban in mediana con il tridente pesante Ganz-Bierhoff-Weah. E proprio i tre attaccanti impegnano Mancini a più riprese. Poi, nella ripresa, il Milan aumenta i giri del motore ma deve fare i conti col portiere del Bari e con la sfortuna: Bierhoff spara di destro e la risposta dell’estremo difensore è attenta; Ganz colpisce di testa da due metri e Mancini compie un miracolo; infine, Weah solo davanti al portiere colpisce il palo.