Matteo Salvini lancia una raccolta firme per promuovere la castrazione chimica, provvedimento non apprezzato dal Movimento Cinque Stelle.
Dopo il caso di Viterbo, dove due militanti di CasaPound hanno violentato una trentaseienne, Matteo Salvini è tornato a rilanciare l’ipotesi della castrazione chimica. La proposta leghista non ha trovato l’appoggio del Movimento Cinque Stelle che ha voluto sottolineare come il provvedimento non faccia parte del contratto di governo.
Castrazione chimica, al via una raccolta firme
Per ovviare al problema dell’assenza del punto nell’accordo stipulato all’inizio dell’esperienza di governo, Matteo Salvini ha deciso di indire raccolta firme per promuovere la castrazione chimica, un ‘iniziativa che rischia di andare ad aumentare le frizioni in un governo già diviso dal caso Siri e dalle Province, tanto per citare due dei dossier spinosi che agitano il rapporto tra Salvini e Di Maio.
Matteo Salvini: Sabato e domenica in tutte le piazze d’Italia la Lega raccoglierà le firme per introdurre la castrazione chimica
L’iniziativa è stata presentata da Matteo Salvini che ha voluto condividere una nota per invitare gli italiani a recarsi nelle principali piazze italiane per firmare la proposta della Lega sulla castrazione chimica.
“Ancora uno stupro, il carcere non basta. Sabato e domenica in tutte le piazze d’Italia la Lega raccoglierà firme a sostegno della sua Proposta di Legge per introdurre la castrazione chimica (oltre al carcere) per curare pedofili e stupratori”.
La nota di Matteo Salvini ha suscitato l’interesse dei sostenitori della Lega, molti dei quali da anni continuano a sostenere la battaglia del Carroccio.