Movimento 5 Stelle, la partecipazione alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria si decide sulla Piattaforma Rousseau.
Elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria, la partecipazione del M5S si decide su Rousseau. Per il Movimento 5 Stelle arriva il momento della resa dei conti per quanto riguarda la discussione sulle prossime elezioni regionali.
Elezioni in Emilia Romagna e in Calabria, si decide con il voto sulla Piattaforma Rousseau
L’universo pentastellato è diviso tra chi vuole evitare di correre in Emilia Romagna e in Calabria e chi invece non tollera il passo indietro. I primi temono una sconfitta che possa avere ripercussioni a livello nazionale. I secondi sanno che ritirarsi dalla battaglia non servirà a salvare il MoVimento dagli attacchi della Lega. Anzi, potrebbe addirittura favorire il Partito democratico. Cosa fare? Di fronte a una questione particolarmente delicata, il leader politico Luigi Di Maio ha deciso di affidarsi ancora una volta alla Piattaforma Rousseau. Saranno gli iscritti a decidere la strategia.
Quando si vota
Si vota nella giornata di giovedì 21 novembre dalle 12 alle 20.00 e valgono le stesse regole che hanno caratterizzato gli ultimi voti. Per le condizioni e i termini consultare il sito della Piattaforma Rousseau.
“Partecipare alle elezioni richiede uno sforzo organizzativo, anche nazionale, e di concentrazione altissimo. Ciascuno di noi deve interrogarsi, con la massima responsabilità, sul contributo che sente di dare nei prossimi mesi, su dove sente più giusto che i suoi portavoce dirigano il proprio impegno. Deve chiedersi se pensa se siamo capaci, tutti insieme, in un grande lavoro di rete di condivisione e divisione degli incarichi, di essere utilmente presenti su diversi fronti. Qualsiasi cosa sceglieremo, la affronteremo come sempre con tutta la dedizione di cui siamo capaci”.
Le polemiche sul voto online
Ovviamente non mancano le polemiche interne al Movimento sulla decisione di affidarsi al voto sulla Piattaforma. I critici avrebbero apprezzato una mossa decisa e decisiva da parte di Luigi Di Maio, impegnato dal canto suo ad evitare una scissione sempre meno improbabile.
Nuove polemiche sono sorte dopo la pubblicazione del quesito, definito fuorviante da diversi iscritti. Sulla piattaforma si chiede se il Movimento debba “osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia-Romagna e Calabria“. In molti sostengono che il quesito, come è posto, indirizzerebbe palesemente la risposta.