Il racconto di una superstite della tragedia di Rigopiano: “Il viaggio era una sorpresa del mio Stefano. Ora lui non c’è più”.
PESCARA – Sono passati ormai tre anni ma nel racconto di una superstite della tragedia di Rigopiano si nota come il dolore non è ancora passato: “Doveva essere una vacanza. Stefano mi aveva fatto una sorpresa per festeggiare il nostro anniversario – racconta Francesca al Corriere della Sera – ora lui non c’è più“.
Il racconto di Francesca
Quelle immagini sono ben impresse nella mente di Francesca: “Eravamo nella sala comune, poi siamo volati via. Quando tutto era finito mi sono ritrovata rannicchiata. Non si riusciva a respirare. Ho subito chiamato Stefano, ho sentito dei lamenti e poi più nulla“.
58 ore sotto le macerie prima di essere salvata dai soccorritori: “Ho usato il cellulare per avvicinarmi a Stefano. Ho toccato la sua mano ma lui non rispendeva. Non ho mai pensato che fosse morto ma solo svenuto”. E poi l’arrivo dei soccorritori: “Quando ho sentito la loro voce ho cominciato a piangere di gioia. Ci hanno messo 23 ore per tirarmi fuori e con molti di loro ancora oggi ho un bellissimo rapporto“.
Il suo amore per Stefano
Una tragedia che, però, ha portato il via il suo Stefano: “Lui è sempre qui, con me. Il 16 giugno 2018 dovevamo sposarci, me lo ha chiesto in Alto Adige. Avevamo stabilito tutto, l’amore mi ha cambiato la vita ma anche i miei piani. Stefano l’ho conosciuto in palestra durante i balli caraibici e da quel momento non l’ho più lasciato“.
E il ricordo di Rigopiano è ancora forte nella sua mente: “Ci sono ritornata due volte con le amiche per andare a trovare Stefano. Lui è stato cremato e portato a casa sua ma sarebbe troppo doloroso andare lì. Troppe emozioni da gestire“.
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