I dati Istat sul Pil dell’Eurozona: -7,3 per cento nel 2020. Borse del Vecchio Continente in ripresa. Piazza Affari chiude positivo.
MILANO – I dati Istat sul Pil dell’Eurozona confermano una situazione economica molto difficile per il Vecchio Continente. La ripresa dei contagi e le rispettive restrizioni hanno portato ad una frenata della ripresa della crescita con una perdita del 7,3% nel 2020.
“Dopo il marcato aumento nel terzo trimestre – si legge nel rapporto riportato da RaiNews – nell’area dell’euro l’attività economica è attesa diminuire nel quarto, condizionata dall’emergenza sanitaria e dalle nuove misure di contenimento della diffusione del Covid“.
Borse 22 dicembre, Piazza Affari in positivo
Nonostante i dati negativi sulla crescita dell’Eurozona, i mercati del Vecchio Continente sono riusciti ad ottenere il rimbalzo dopo l’apertura della settimana in negativo. La Maglia Rosa di questa seduta è stata proprio Milano con un guadagno del 2,03%. Bene anche Francoforte (+1,27%) e Parigi (+1,36%), mentre Londra è stata la più debole con un rialzo dello 0,58%.
Per quanto riguarda l’Asia, è stata una giornata molto negativa. Tokyo ha perso l’1,04%. Male anche Shanghai (-1,86%), Hong Kong (-0,75%) e Seul (-1,62%). Andamento contrastato anche a Wall Street. L’unica a chiudere in positivo è stato il Nasdaq con una crescita dello 0,51%. In calo, invece, Wall Street (-0,67%).
Spread in rialzo, petrolio giù
Continua ad essere stabile lo spread. Il differenziale ha chiuso la giornata in area 111 punti base. Andamento destinato ad essere confermato anche nelle prossime settimane. L’euro è passato di mano a 1,2176 dollari e 126,36 yen. Un dato inferiore rispetto a quello dei giorni scorsi, con la moneta europea che si è confermata in calo.
Per quanto riguarda il petrolio, il contratto Wti ha perso l’1,19% a 47,41 dollari al barile. Tra le materie prime prosegue il calo dell’oro che si è attestato in area 1.874,20 dollari con una riduzione dello 0,46% rispetto alla seduta precedente.