Tre agenti sono stati arrestati per presunte torture ai detenuti nel carcere di Sollicciano (Firenze). Dieci le persone indagati.
FIRENZE – Tre arresti e sei interdizioni per un anno dai pubblici e obbligo di dimora. E’ questo quanto deciso dalla Procura di Firenze dopo le indagini sulle presunte torture ai detenuti nel carcere di Sollicciano, a Firenze.
Dieci le persone iscritte sul registro degli indagati. Le accuse contestate sono quelle di tortura, falso in atto pubblico.
La vicenda
I pestaggi, come scritto dal Corriere della Sera, risalgono al 2018 e al 2019. A far partire l’indagine è stata una denuncia di aggressione sessuale da parte di una ispettrice capo della polizia penitenziaria.
Gli approfondimenti hanno smentito quanto raccontato dall’agente e portato alla luce le violenze che succedevano all’interno del carcere. Torture che, come precisato dalla Procura di Firenze, hanno riguardato solo due detenuti. Tre agenti sono stati posti ai domiciliari, mentre altri sei hanno ricevuto l’interdizione dagli uffici pubblici per un anno e l’obbligo di dimora. Per loro anche la sospensione dal servizio dall’Amministrazione penitenziaria.
Le indagini
Le indagini sono iniziate lo scorso aprile e hanno portato alla scoperta delle torture che succedevano all’interno del carcere di Sollicciano. Il primo episodio risale al 2018 quando un detenuto, italiano, è stato immobilizzato picchiato fino a perforargli un timpano.
Aggressione scoperta a distanza di due anni. L’inchiesta, infatti, è stata aperta dopo la denuncia da parte di una ispettrice di violenza sessuale subita da un detenuto. Da qui sono venute alla luce le torture che avvenivano all’interno della struttura carceraria. Sono tre gli agenti sottoposti ai domiciliari, mentre altri sei dovranno rispettare l’obbligo di dimora e l’interdizione di un anno dai pubblici uffici. Sono dieci le persone iscritte sul registro degli indagati e nelle prossime ore ci potrebbero essere ulteriori novità su questa vicenda.