Vittorio Sgarbi e la lotta contro la malattia: il critico d’arte ha raccontato l’ultimo periodo della sua vita. Ecco cosa ha detto.
Negli ultimi mesi, Vittorio Sgarbi non si è limitato a commentare Ilaria Salis ma ha affrontato un periodo particolarmente difficile, segnato da una profonda malinconia e da problemi di salute. In un’intervista rilasciata a Robinson – La Repubblica e riportata da Dagospia, il critico d’arte ha parlato apertamente del suo stato d’animo, della perdita di energia e delle difficoltà nel portare avanti il suo lavoro.

Vittorio Sgarbi: la malattia e la difficoltà a lavorare
Vittorio Sgarbi, noto per la sua esuberanza e per il suo carattere polemico, appare ora cambiato: “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto”. Il suo tono di voce è più grave, lento e impersonale, lontano dall’immagine combattiva a cui il pubblico era abituato.
La sua condizione ha reso complicato il proseguire della sua attività. In particolare, il critico d’arte ha ammesso di avere problemi alla vista: “Faccio fatica, e poi vedo male: per uno storico dell’arte non è il massimo“. Il critico ha descritto il suo stato come una “fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende“.
La depressione e il peso del futuro
Non è solo un malessere fisico, ma anche psicologico: “La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare“.
Questa consapevolezza lo porta a interrogarsi sul proprio futuro, una domanda che non può più eludere. “Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta” ha dichiarato, descrivendo un senso di smarrimento inedito per lui.