Matteo Renzi sulle elezioni in Romania: "Scandalo totale"
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Matteo Renzi sulle elezioni in Romania: “Scandalo totale”

Matteo Renzi

Matteo Renzi definisce “scandalo totale” l’esclusione del candidato filorusso Călin Georgescu dalle elezioni presidenziali in Romania.

In Romania, la scena politica è stata recentemente scossa da eventi che hanno attirato l’attenzione internazionale, provocando i commenti anche di Matteo Renzi. Il paese, membro dell’Unione Europea e della NATO, si trova ad affrontare una crisi istituzionale senza precedenti. Tutto ha avuto inizio con le elezioni presidenziali del novembre 2024, dove il candidato di estrema destra e filorusso, Călin Georgescu, ha ottenuto una sorprendente vittoria al primo turno, raccogliendo il 22,94% dei voti.

MATTEO RENZI
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Annullamento delle elezioni e accuse di interferenze

Tuttavia, il 6 dicembre 2024, la Corte Costituzionale della Romania ha annullato i risultati del primo turno, citando prove di interferenze russe nel processo elettorale. Le accuse includevano l’uso massiccio dei social media, in particolare TikTok, per manipolare l’opinione pubblica a favore di Georgescu, nonché finanziamenti non dichiarati alla sua campagna elettorale.

Con le nuove elezioni presidenziali programmate per maggio 2025, l’Ufficio Elettorale Centrale ha deciso di escludere la candidatura di Georgescu, dichiarando la sua partecipazione “inammissibile” a causa delle precedenti violazioni delle regole democratiche. Questa mossa ha portato a proteste da parte dei sostenitori di Georgescu, con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Bucarest.

Matteo Renzi interviene sulla questione

In questo contesto, l’ex presidente del Consiglio italiano e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha espresso la sua opinione sulla situazione in Romania. Renzi ha dichiarato:

«Vado ancora una volta controcorrente e magari anche qualcuno dei miei amici liberali o riformisti si stupiranno. Impedire a un candidato di competere alle elezioni perché filorusso, come sta avvenendo in Romania, è uno scandalo totale».

Ha poi aggiunto:

«Uno scandalo che di democratico non ha nulla. Se un candidato ha idee non condivisibili non puoi buttarlo fuori dalle elezioni. Perché se lo fai, smetti tu di essere democratico. Tu, non il filorusso. È chiaro? La democrazia si difende nelle urne, non dalle urne».

Le parole di Renzi mettono in luce un dibattito fondamentale sulla natura della democrazia e su come essa debba affrontare sfide interne ed esterne. La situazione in Romania solleva interrogativi su come bilanciare la protezione dell’integrità elettorale con il rispetto della volontà popolare.

Mentre le preoccupazioni riguardo alle interferenze straniere sono legittime, è essenziale che le misure adottate per contrastarle non compromettano i principi democratici fondamentali. La democrazia, come sottolineato da Renzi, si difende nelle urne, garantendo che ogni voce, anche quella scomoda, possa essere ascoltata e giudicata dal popolo.

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ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2025 13:00

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