Matteo Salvini rivela cosa "Bruxelles" impediva di fare all'Italia
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Matteo Salvini rivela cosa “Bruxelles” impediva di fare all’Italia

Matteo Salvini

Matteo Salvini critica il piano von der Leyen per il riarmo europeo: “Non si possono tagliare sanità e welfare per acquistare armi.”

La questione del riarmo europeo è tornata prepotentemente al centro del dibattito politico, con Bruxelles che propone investimenti miliardari nel settore della difesa, Matteo Salvini ha però una sua osservazione su tutto questo. L’idea, sostenuta dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, prevede un aumento delle spese militari per rafforzare la sicurezza del continente, soprattutto alla luce delle tensioni internazionali.

Tuttavia, il piano solleva interrogativi cruciali: è davvero necessario aumentare il debito pubblico per acquistare nuove armi? Quali saranno le ripercussioni economiche su settori chiave come sanità, istruzione e welfare? A queste domande ha risposto con fermezza il vicepremier Matteo Salvini, esprimendo una posizione di netto contrasto rispetto alla linea proposta da Bruxelles.

Matteo Salvini
Matteo Salvini – newsmondo.it

La posizione della Lega: prudenza e responsabilità

Intervistato sul tema, Salvini ha ribadito che la sicurezza nazionale è fondamentale, ma non deve diventare un pretesto per sacrificare altre priorità.

“Investire di più sulla sicurezza nazionale per la Lega è positivo, ovviamente non a discapito di sanità e spese per le famiglie. Occorrono prudenza e responsabilità, quando si parla di indebitare i nostri figli e soprattutto quando si tratta di armi e di guerra”, ha affermato il leader della Lega.

Uno dei punti critici evidenziati da Salvini riguarda proprio la gestione delle risorse economiche da parte dell’Unione Europea.

“Da quanto leggiamo, perché un ‘piano’ concreto ancora non c’è, non comprendiamo perché dovremmo fare debito pubblico per comprare altre armi. Da chi? In quanto tempo? Per fare cosa? Con quali soldi? Fino a un mese fa Bruxelles impediva all’Italia di investire troppi soldi per sistemare ospedali e scuole, per aumentare stipendi e pensioni. Oggi invece i soldi ci sono, addirittura 800 miliardi, ma per comprare armi?” ha domandato polemicamente il vicepremier.

Un altro aspetto su cui Salvini ha insistito riguarda la narrazione della guerra in Ucraina.

“Da tre anni ci raccontano che la Russia è in ginocchio, che è in crisi e che sta perdendo la guerra, mentre ora improvvisamente diventa addirittura una ‘emergenza esistenziale’, come dice von der Leyen? O hanno raccontato sciocchezze prima, o ce le raccontano adesso”, ha sottolineato.

La priorità: favorire il dialogo di pace

Secondo Salvini, la vera strategia per garantire la sicurezza dell’Europa non passa attraverso l’acquisto di nuove armi, bensì tramite una seria trattativa di pace tra Zelensky e Putin.

“Mentre Zelensky, Putin e Trump parlano di pace, di tregua e di cessare il fuoco, qualcuno parla invece di armi nucleari, di esercito europeo e di invio di soldati in Ucraina. Non vi sembra un controsenso?” ha domandato il leader della Lega.

Salvini ha poi criticato la posizione assunta dall’Unione Europea negli ultimi anni, accusandola di non essere stata un interlocutore credibile nel conflitto.

“Negli ultimi tre anni l’Ue non è mai stata un interlocutore credibile, non ha mai costruito un dialogo con le parti in guerra, a differenza di quanto ha invece provato a fare il Santo Padre”, ha dichiarato. Il tutto come riportato da quotidano.net

“La pace non si costruisce con nuove armi, ma con diplomazia e negoziati” – ha concluso Salvini, lanciando un chiaro messaggio a Bruxelles: la sicurezza non deve essere un pretesto per sacrificare il benessere dei cittadini.

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ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2025 12:09

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