La stagione 2013/14 vede l’esonero di Allegri e il ritorno di Seedorf, in veste di allenatore. Genoa-Milan dà continuità alla risalita rossonera grazie ai gol di Taarabt e Honda.
Il quarto anno di Allegri alla guida del Milan, che ha centrato un’altra volta la qualificazione alla Champions League, inizia da un calciomercato che – suggestione per il ritorno di Kakà a parte – non comporta grandi cambiamenti nella rosa rossonera. Boateng parte a fine agosto e Galliani punta molto sull’attaccante Matri, pupillo del tecnico livornese. L’avvio è disastroso, con appena una vittoria nelle prime cinque di campionato. Per tutto il girone d’andata il rendimento del Milan è assai mediocre e il 12 gennaio 2014 Berlusconi decide l’esonero di Allegri con il Diavolo a un passo dalla zona retrocessione.
Il ritorno di Clarence
L’indiscrezione trova conferma e dopo un anno e mezzo Clarence Seedorf torna a Milanello, questa volta nel ruolo di allenatore. Il mercato di riparazione mette a disposizione dell’olandese Honda, Taarabt e Rami. Fin da subito, il rendimento dei rossoneri cresce a dismisura e il Milan si toglie dalla posizione scomoda di classifica. A cavallo della gara di ritorno di Champions contro l’Atletico, Montolivo e compagni perdono tre gare consecutive. Poi, a fine marzo, la vittoria a Firenze rivitalizza il Diavolo.
Genoa-Milan 0-2
Il 7 aprile 2014, di lunedì, si gioca Genoa-Milan. L’avvio è importante da parte dei rossoneri, i quali passano in vantaggio con un’accelerazione di Taarabt: dribbling e destro angolato che non lascia scampo a Perin. I rossoblu si rendono pericolosi con un sinistro di Bertolacci. Nella ripresa, una botta di Fetfatzidis costringe Abbiati alla risposta con i pugni. Nel momento di maggiore sofferenza, il Milan raddoppia in contropiede con Honda. Il Genoa non demorde e accorcia con un destro di Motta che colpisce l’incrocio e poi entra in rete sul tocco di Abbiati. Il Milan resiste e conquista tre punti preziosi.