Allarme caldo: a rischio non solo anziani, anche sportivi e persone con Covid
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Direttore: Alessandro Plateroti

Allarme caldo: a rischio non solo anziani, anche sportivi e persone con Covid

Allerta meteo, caldo, siccità, temperature calde

Il grande caldo di questi giorni mette a rischio la salute di chi assume alcuni tipi di farmaci, non autosufficienti e chi ha disturbi psichici.

Nella sezione del sito dedicata ai pericoli connessi al caldo, il ministero della Salute elenca diverse categorie di persone che possono essere particolarmente vulnerabili alle temperature elevate. Queste categorie includono sportivi, anche giovani, e lavoratori che svolgono attività intense all’aperto. Inoltre, anche persone in condizioni economiche disagiate, donne incinte, coloro che hanno un’infezione da Covid o postumi correlati al coronavirus.

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Ci sono poi persone che assumono determinati farmaci, che hanno problemi legati all’alcol o alle droghe, pazienti cronici e persino operatori sanitari. È importante sottolineare che le temperature elevate possono mettere a rischio la salute di queste categorie, non solo degli anziani, anche se questi ultimi sono generalmente più suscettibili a complicazioni a causa della loro maggiore sensibilità al calore, una ridotta sete e una minore capacità di regolazione termica. Nel sito del ministero si possono trovare anche suggerimenti specifici per ciascuna categoria al fine di affrontare l’onda di calore.

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Categorie a rischio grande caldo

Le condizioni di elevata temperatura rappresentano un pericolo per la salute, soprattutto per gruppi di persone che hanno una limitata capacità di regolare la temperatura corporea o che hanno poche possibilità di adottare comportamenti di protezione. È quindi importante garantire la tutela e il monitoraggio delle persone vulnerabili al caldo, a causa di fattori clinici, ambientali e socio-economici, durante le ondate di calore.

I neonati e i bambini, ad esempio, sono particolarmente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e di disidratazione a causa della loro minore capacità di regolare la temperatura e dell’incapacità di comunicare eventuali disagi legati alle condizioni ambientali. Questo può avere conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico.

Quali rischi per le donne in gravidanza

Le donne durante la gravidanza sono particolarmente vulnerabili, poiché l’organismo subisce una serie di cambiamenti fisiologici. In questa fase, l’aumento del volume del sangue materno è necessario per garantire un adeguato flusso sanguigno alla placenta e richiede quindi una corretta idratazione. Le alte temperature possono provocare disidratazione, causando la perdita di liquidi e sali minerali preziosi per l’equilibrio tra madre e feto tramite la sudorazione. Le donne che soffrono di malattie croniche o che presentano patologie durante la gravidanza, come l’ipertensione o il diabete gestazionale, possono essere più a rischio di parto prematuro.

Pazienti cardiopatici

Le persone affette da malattie croniche, in particolare i pazienti ipertesi e cardiopatici, soprattutto se anziani, sono più a rischio di subire danni a causa dell’eccessiva calura. Anche i diabetici, anche se sottoposti a trattamento farmacologico, possono essere soggetti a disidratazione, soprattutto in presenza di neuropatia periferica, in quanto la sudorazione risulta inefficiente a causa dell’interruzione dei segnali alle ghiandole sudoripare. Infine, i pazienti con grave insufficienza renale o sottoposti a dialisi sono particolarmente esposti al rischio di sbalzi di pressione.

Il caldo pericoloso per diverse categorie

Tra le categorie vulnerabili, vi sono anche le persone affette da disturbi psichici, che, a causa della loro minore consapevolezza dei rischi, potrebbero assumere comportamenti inappropriati. Inoltre, è importante tenere presente che queste persone fanno un uso regolare di farmaci, il che può esacerbare gli effetti indotti dal calore eccessivo. Le persone con mobilità ridotta o che dipendono dagli altri per le attività quotidiane sono particolarmente a rischio, in quanto necessitano dell’aiuto di terzi per regolare l’ambiente circostante e per l’assunzione di liquidi.

Un’altra popolazione particolarmente suscettibile all’effetto delle ondate di calore è quella assistita nelle strutture di lungodegenza, nelle strutture residenziali sanitarie assistenziali (RSA) e nelle case di riposo per anziani, il cui monitoraggio adeguato dell’assunzione di liquidi e dei parametri clinici, insieme all’adozione di misure strutturali per il controllo della temperatura, risulta indispensabile.

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ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2023 8:48

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