Pakistan, il marito di Asia Bibi si appella al Governo italiano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Asia Bibi, il marito: “Il Governo italiano ci aiuti a lasciare il Pakistan”

Asia Bibi

Il coniuge di Asia Bibi, la donna condannata a morte e poi assolta dalla Corte suprema, ha lanciato un appello al Governo di Roma affinché possa lasciare il Pakistan con la sua famiglia.

ISLAMABAD – “Chiedo aiuto al governo italiano, fateci uscire dal Pakistan, me e la mia famiglia, perché siamo in pericolo“. Questo il contenuto del videomessaggio di Ashiq Masih, marito di Asia Bibi, la donna cristiana condannata otto anni fa all’impiccagione per blasfemia e di recente assolta dalla Corte Suprema.

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I fondamentalisti

La donna non può lasciare il Paese a causa delle proteste dei fondamentalisti islamici. Khadim Hussain Rizvi, a capo del partito islamista Tehreek-e-Labbaik Pakistan (Tlp), sta organizzando una protesta nazionale contro l’assoluzione della donna.

Asia Bibi
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La condanna a morte per blasfemia

La vicenda risale al 14 giugno 2009. Asia Naurīn Bibi è una lavoratrice agricola a giornata, impegnata nella raccolta di alcune bacche. Quel giorno, scoppia un diverbio con le lavoratrici vicine, di religione musulmana: le era stato chiesto di andare a prendere dell’acqua ma un gruppo di donne l’avrebbe respinta sostenendo che Asia, in quanto cristiana, non avrebbe dovuto toccare il recipiente. Il 19 giugno, le donne denunciano Asia Bibi alle autorità sostenendo che, durante la discussione, avrebbe offeso Maometto.

Violenza e assoluzione

La donna viene così picchiata, chiusa in uno stanzino, stuprata e infine arrestata nel villaggio di Ittanwalai, nonostante contro di lei non ci sia nessuna prova. Viene condotta nel carcere di Sheikhupura. Asia Bibi ha sempre negato le accuse e ha replicato di essere perseguitata e discriminata a causa del suo credo religioso. Infine, la Corte suprema del Pakistan ha accolto il ricorso presentato contro la decisione del tribunale, confermata nel 2014 dall’Alta corte di Lahore, di condannarla alla pena capitale per il reato di blasfemia. In suo favore sono intervenuti gli attivisti per i diritti umani e la e comunità cristiana.

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ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2018 8:50

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